
Tu chiamali se vuoi rosiconi
Berruto (ex ct e deputato Pd) ‘attapirato’ per il trionfo dell’Italvolley maschile: l’impietoso confronto con De Giorgi
La classe non è acqua e lo stile non si compra al supermercato: Mauro Berruto, deputato e responsabile sport del Partito democratico, non ha propriamente stappato lo champagne per la vittoria dell’Italvolley maschile ai mondiali. E non ha fatto nulla per nasconderlo.
C’è da capirlo: da commissario tecnico della nazionale maschile il suo risultato più importante è stato un terzo posto alle Olimpiadi di Londra 2012, la sua rinuncia alla panchina azzurra venne segnata da polemiche personali. Aveva contro mezza nazionale e il suo addio fu piuttosto burrascoso.
L’allenatore piemontese si è prontamente riciclato come aspirante intellettuale entrando nella scuola Holden di Alessandro Baricco e poi come “filosofo” dello sport e propalatore di supercazzole motivazionali che tanto vanno di moda anche nel mondo dei manager rampanti.
De Giorgi ignorato dagli elogi social del deputato Pd
Da quando ha abbandonato il mondo della pallavolo azzurra, per una singolare coincidenza ovviamente, l’Italia è tornata a stravincere sia in campo maschile che in quello femminile. Lui è un po’ strabico: ha elogi solo per la nazionale di Velasco e per Egonu e compagne, soprattutto perché i suoi elogi sono funzionali alla narrazione di sinistra che chiede lo ius soli. Sulla nazionale maschile, così banalmente formata pressoché da tutti ragazzi così ordinariamente italiani rasenta il mutismo selettivo. Forse perché c’è poco da veleggiare sulla retorica immigrazionista.
Non gli sarebbe bastato tanto: magari scrivere un post social di elogio anche alla nazionale maschile, visto che si diletta con così tanto profitto con la scrittura. Aveva dedicato oltre mille parole (un’enormità sui social) nel commento pubblicato su Instagram e X, alle ragazze azzurre testimonial dello Ius soli, vittoriose ai mondiali qualche giorno prima, spendendo frasi celebrative del loro allenatore, Julio Velasco.
Ci si aspettava un atteggiamento altrettanto esultante per la nazionale maschile e per il suo commissario tecnico, Ferdinando “Fefè” De Giorgi, arrivato al secondo titolo mondiale consecutivo (senza contare i tre da giocatore). In tutto cinque più di Berruto. Come ha commentato lo scrittore prestato alla politica? Indeciso tra una poesia e un nuovo romanzo, si è limitato a una battutina da Bar Sport. Senza offesa per il compianto Stefano Benni. «L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro e sulla pallavolo». Tutto qua. A corredo, su Instagram, come prima foto quella delle ragazze azzurre. Per quella maschile, che aveva trionfato da pochi minuti, soltanto la seconda pagina. Zero parole sul suo successore sulla panchina azzurra, zero parole sui ragazzi. Tu chiamali se vuoi, rosiconi.
Che cosa ha scritto Mauro Berruto quando hanno vinto le azzurre
«È bastato un quarto (di secolo) per diventare la squadra del secolo – si legge nel post Instagram di Mauro Berruto – Perché vincere tutte le partite ai Giochi Olimpici, tutte le partite al Mondiale e tutte le partite che ci sono state in mezzo e una cosa la cui difficoltà e bellezza è perfino difficile da immaginare, non solo da spiegare.
Così come è difficile spiegare che vincere è possibile, ma andare sul podio in tre mondiali consecutivi, in uno sport planetario come la pallavolo è un’impresa clamorosa. Solo complimenti e ammirazione per tutte queste ragazze, per quelle che ci sono state prima, per questo staff tecnico, per quelli che ci sono stati prima. E se questa squadra è quella del secolo (e non solo dello sport femminile, nè solo della pallavolo) su Julio Velasco non c’è più molto da aggiungere: è stato un immenso onore averlo ammirato, studiato, sfidato. E c’è ancora una cosa da dire: che la scuola pallavolistica italiana sia una cosa con pochissimi precedenti nella storia dello sport mondiale lo dimostra un altro dettaglio che va cercato sulla panchina della Turchia: Daniele Santarelli».
Il post quando ha vinto la nazionale maschile: trova le differenze
Ecco cosa ha scritto il deputato Pd in occasione della vittoria dell’Italvolley maschile allenata da De Giorgi. «L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro e sulla pallavolo».