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marco mele

L'analisi di Marco Mele

“Bene l’annuncio della Ue sulle emissioni nocive dell’auto: contrastiamo il possibile sovranismo cinese”

L'economista elogia la decisione della Commissione Europea di ritardare il passaggio repentino all'elettrico che favorirebbe Pechino

Cronaca - di Redazione - 22 Settembre 2025 alle 15:25

Contrastare il pericolo di un sovranismo cinese nella componentistica e rilanciare il ruolo europeo. Queste le parole di Marco Mele, economista e Amministratore unico della Servizi Fondo Bombole Metano, gruppo GSE, la società pubblica che opera all’interno del comparto energetico. Che elogia le decisioni in materia di emissioni nocive dell’auto da parte della Commissione Europea.

Le parole di Mele

“Bene l’annuncio da parte della Commissione Europea di voler anticipare l’esame del regolamento sulle emissioni nocive delle auto. Una risposta, attesa, alle crescenti preoccupazioni di un settore in grande difficoltà”.
Così in una nota Marco Mele.
“Il comparto automobilistico europeo rappresenta circa 1 trilione di euro di valore aggiunto lordo, incidendo per l’8-12% sulla produzione manifatturiera complessiva. Forzare la trasformazione completa entro il 2035 significa rivoluzionare in soli undici anni una filiera che impiega direttamente circa 5 milioni di persone. Le piccole e medie imprese specializzate in componentistica endotermica rischierebbero di trovarsi senza un mercato di sbocco e la rete di officine e fornitori collegati di subire una contrazione drammatica”-

“Il passaggio all’elettrico favorirebbe i cinesi”

“Il passaggio repentino all’auto elettrica – continua Mele – genererebbe un enorme problema di sovranità industriale con la Cina che giocherebbe un ruolo da monopolista dal momento che produce oltre il 75% delle batterie al litio a livello globale. La dipendenza europea dal petrolio verrebbe sostituita da una dipendenza da batterie e minerali controllati da paesi come la Cina”.
“Per mitigare ricadute economiche drammatiche a livello europeo e per evitare di accentuare il divario sociale tra chi potrà permettersi un’auto elettrica e chi dovrà continuare ad utilizzare veicoli vecchi e inquinanti – spiega l’economista – bisognerebbe equiparare il biometano, che per l’economia circolare è addirittura carbon negative, all’elettrico. La sua equiparazione mitigherebbe gli effetti economici avversi dell’impiego esclusivo delle auto elettriche, garantendo una evoluzione green del motore a combustione interna, nel rispetto degli obiettivi della transizione energetica dei trasporti”, conclude

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di Redazione - 22 Settembre 2025