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Azzurre in trionfo all’arrivo a Malpensa. Velasco: ora un po’ di riposo, ma non lascio le mie ragazze (video)
Bagno di folla per le campionesse del mondo di pallavolo. Fiori, cori ed esultanza per la squadra guidata dalla capitana Anna Danesi: "Julio è stato fondamentale in questi due anni". Il Ct: non mollo, queste ragazze sono un gruppo speciale
Grande attesa in Italia per il ritorno delle campionesse del mondo di pallavolo accolte con un bagno di folla. L’aereo con le azzurre a bordo è atterrato a Malpensa poco dopo le 14. Intorno alle 15, dopo una lunghissima attesa al settore degli arrivi dell’aeroporto milanese, i tifosi hanno potuto salutare le campionesse del mondo di pallavolo.
Benedetta Sartori, Anna Danesi, Sarah Fahr, Yasmina Akrari, Stella Nervini, Myriam Sylla, Loveth Omoruyi, Gaia Giovannini, Paola Egonu, Ekaterina Antropova, Monica De Gennaro, Eleonora Fersino. Sono loro le eroine della pallavolo azzurra accolte con fiori e cori. Un po’ dietro, defilato per non togliere luce alle sue ragazze, il tecnico più vincente della storia italiana (e non solo), Julio Velasco. Applausi e cori dai tifosi che hanno intonato cori per le azzurre (“Italia! Italia!”) e dedicato un’ovazione anche al ct. “In questi 2 anni lo step fondamentale è stato quello mentale. E lo abbiamo fatto”. Questo il commento della capitana Anna Danesi.
Bagno di folla per le azzurre di pallavolo a Malpensa
“Julio è stato fondamentale in questi 2 anni. Quello che ci ha detto ce lo porteremo dentro non solo dal punto di vista sportivo. Perché le sue parole sono dei mantra: ha un’aurea gigantesca”, prosegue la capitana. Difficile rimanere con i piedi per terra quando si è vinto tutto eppure questa squadra riesce a mantenere umiltà. “Dopo questa vittoria il mio primo obiettivo è riposarmi, dopo vediamo”, queste le parole di Velasco all’arrivo a Malpensa. Poi smentisce ogni ipotesi di dimissioni: “Ho un contratto con la federazione e certo non c’è intenzione di mollare. Io continuerò'”.
Velasco: queste ragazze sono un gruppo speciale, non lascio
A chi gli chiedeva se era ipotizzabile un passaggio alla Nazionale maschile, Velasco ha opposto un secco “no”. “Queste ragazze sono un gruppo speciale. In campo abbiamo vinto e abbiamo sofferto come è normale che sia. Non è normale quello che abbiamo fatto alle Olimpiadi dove a parte la prima gara abbiamo vinto tutte le partite per 3-0 lo scorso anno vincendo in scioltezza”. Alle ragazze – prosegue il leggendario allenatore – ho detto che non devono pensare né al prima né al dopo. Devono giocare al momento palla per palla. “Siamo consapevoli di essere personaggi, ma i personaggi hanno vita propria, poi ci sono le persone. Io credo molto nelle qualità specifiche: un buon musicista non è per forza un buon direttore d’orchestra. Dicono che non sbaglio mai, ma non è vero”.
Vietato esaltarsi troppo quando si vince, niente superbia
Vietato esaltarsi troppo. “Noi tendiamo a esaltarci troppo quando vinciamo, a diventare superbi quando si perde è un disastro. Non è così. Ricordo sempre che l’Italia ha vinto due mondiali quando sembrava che fosse tutto un disastro”. Quello di domenica è stato un autentico trionfo in campo e non solo. Un successo anche come ascolti. A seguire da casa il ritorno delle azzurre sul gradino più alto del podio iridato sono stati 4 milioni e 123 mila telespettatori, pari al 33% di share, che hanno seguito in diretta su Rai 1 la finale dei Campionati del Mondo Italia-Turchia.