
Forze dell'ordine nel mirino
Vibo Valentia, Guardia costiera aggredita a calci e pugni: militari in ospedale. “Ferma condanna per il vile atto”
In mare aperto, durante un controllo nell’ambito dell’operazione “Mare e laghi sicuri”, alcuni soggetti a bordo di una moto d'acqua hanno picchiato gli uomini in divisa. Uno ha riportato una frattura e l'altro traumi contusivi
Durante un controllo di routine previsto dall’operazione “Mare e laghi sicuri”, due militari della Guardia costiera di Vibo Valentia sono stati aggrediti da alcuni soggetti a bordo di una moto d’acqua. Calci, pugni e violenza immotivata contro chi presidia il territorio nazionale con disciplina e spirito di servizio, mentre il resto del Paese è in vacanza.
La ricostruzione dell’aggressione
Come riferisce la Capitaneria di porto in un comunicato, sono saliti a bordo dell’unità della Guardia Costiera e hanno colpito gli agenti. A farne le spese sono stati il 2° Capo aiutante Piero Conforti e il Sottocapo aiutante Giovanni Grande, entrambi in servizio presso il comune calabrese. L’episodio si è verificato nel pomeriggio di ieri, nel corso di normali controlli sulla sicurezza in mare.
Frattura allo zigomo e contusioni per i militari
Danni non da poco: uno dei due militari ha riportato la frattura dello zigomo, l’altro diversi traumi contusivi. «Si esprime massima vicinanza e solidarietà ai colleghi e si condanna con fermezza questo vile atto contro chi, ogni giorno, svolge con dedizione il proprio dovere al servizio del Paese», è il commento della Guardia costiera.
Reazione immediata delle forze dell’ordine
Il tempestivo intervento di un’altra motovedetta e di un mezzo della Guardia di finanza ha permesso di contenere la situazione. Uno degli aggressori è stato posto agli arresti domiciliari. Le indagini, affidate alla Guardia costiera, al Roan e alla Squadra Mobile di Vibo Valentia, sono in corso per identificare gli altri responsabili.
I numeri dell’operazione “Mare e laghi sicuri”
Dal 16 giugno ad oggi, l’operazione “Mare e laghi sicuri 2025” ha visto impegnati oltre 3.000 uomini e donne del Corpo, supportati da 400 unità navali e 16 mezzi aerei. I risultati parlano chiaro: oltre 1.100 persone tratte in salvo, 350 unità da diporto soccorse, 172.000 controlli effettuati, 8.300 verbali amministrativi, 374 comunicazioni di reato all’autorità giudiziaria. A conferma della professionalità ed efficacia del lavoro degli uomini e donne in divisa, a cui bisognerebbe solo dire: “Grazie”.