
Dovrebbe tornare a breve
Usa, un altro italiano detenuto ad “Alligator Alcatraz”: il consolato italiano e la Farnesina lavorano al rimpatrio
Un altro italiano è finito ad Alligator Alcatraz, il carcere di massima sicurezza in Florida voluto dall’amministrazione Trump. Il Consolato d’Italia a Miami e la Farnesina sono attualmente impegnati a lavorare sul caso. L’uomo era stato fermato dalle autorità americane il 12 luglio scorso a Miramar, nella contea di Brodward e attualmente è stato sottoposto a una misura carceraria temporanea. I funzionari italiani, che sono in contatto con la famiglia del connazionale e hanno immediatamente verificato le circostanze, ottenendo le notizie sulle tempistiche di un rimpatrio veloce, che dovrebbe avvenire già nei prossimi giorni. La richiesta di informazioni sulla vicenda ha interessato anche l’Ufficio di Miami dell’Office for foreign missions, connesso al dipartimento di Stato americano.
Un altro italiano detenuto ad “Alligator Alcatraz”: non è la prima volta
Prima di lui, altri due cittadini italiani sono rimasti prigionieri nel nuovo carcere trumpiano. Si tratta di Fernando Eduardo Artese e Gaetano Cateno Mirabella Costa, che successivamente sono trasferiti altrove. Artese, che era stato spostato nel centro detentivo “Krome” a Miami assieme a Costa, è riuscito a tornare in Italia grazie all’assistenza del Consolato italiano nella capitale della Florida. È stata la Farnesina ad annunciare la notizia, rammentando che Gaetano Costa si trova ancora in carcere: il ministero degli Esteri, insieme alle ambasciate italiane di Washington e Miami, stanno continuando a seguire il caso per assisterlo nel procedimento di fronte alle autorità nazionali statunitensi.
I familiari dell’italiano rimasto in Florida hanno inviato al carcere di “Krome” gli effetti personali del nipote. Gli oggetti saranno presi in custodia dell’Ice, per metterlo in condizione di partire per l’Italia non appena il giudice darà il via libera all’estradizione.