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Turchese non meno di sette

Il nuovo lavoro di Femia

“Turchese non meno di sette”, il libro della catarsi tra la magia della parola e la capacità di accettazione

L'autore introduce metafore fiabesche nelle narrazioni psicologiche ma punta a riscoprire la bellezza e l'autenticità delle emozioni e del loro valore sempre attuale

Cultura - di Stefania Davide - 6 Agosto 2025 alle 14:38

E’ appena uscito, in versione Kindle e cartacea, “Turchese meno di sette”, il libro dello psicoterapeuta Giuseppe Femia, pubblicato in autoproduzione su Amazon. Dopo il successo di “Natalina teneva le fila”, edito da Albatros, l’autore ritorna con un racconto originale e fiabesco.

Turchese non meno di sette

Il libro di Femia, psicodiagnosta dell’Apc, una delle più importanti scuole romane, ruota intorno alla figura del “Mago”. Che altri non è che lo psicoterapeuta. Il Mago ha un luogo simbolico, il lago, che diventa purificazione ma anche escamotage di consigli e soluzioni non taumaturgiche ma realistiche, su come affrontare le proprie problematiche esistenziali e nevrotiche.

Il Mago dà i giusti consigli alle sette persone protagoniste dei casi raccontati, attraverso la rielaborazione delle proprie storie e dei propri vissuti. Il lago, con la sua calma, richiama anche alla metamorfosi junghiana (Jung aveva una villa proprio su un corso d’acqua dolce) e afferma una sorta di autorevolezza nell’accettazione.

L’autore, nella quarta di copertina, sembra voler instaurare un rapporto con i lettori, invitandoli a scrivere (turchesenonmenodisette@gmail.com) sette desideri o emozioni realizzate e da realizzare.

La felicità e l’intelligenza artificiale

Davide, uno dei pazienti del “Mago”, diventa Turchese. E cerca di capire il mistero della felicità proprio attraverso la sua guida spirituale. L’autore si pone anche la domanda su come l’intelligenza artificiale possa incidere nella realtà e sulla necessità di riportare la realtà nel gioco delle relazioni vere, degli incontri, dei dialoghi.

La trasformazione del dolore, dell’empatia, di tutto ciò che è umano, può essere la giusta chiave per creare una simbiosi di anime.

Il richiamo a Jung è anche nella formulazione della guida spirituale, che per il grande analista svizzero era rappresentata da una figura indiana immaginaria. Il libro di Giuseppe Femia ci riporta alla dimensione di un’autenticità dei rapporti, basata sulle emozioni e su come sia prezioso scambiarne i contenuti.

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di Stefania Davide - 6 Agosto 2025