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Trancassini smaschera Gualtieri: “Da ministro bocciò i fondi a Roma Capitale, da sindaco ora li chiede”

L'intervista al Sole

Trancassini smaschera Gualtieri: “Da ministro bocciò i fondi a Roma Capitale, da sindaco ora li chiede”

Politica - di Carlo Marini - 8 Agosto 2025 alle 17:17

«Gualtieri invita a lavorare tutti insieme? Permettetemi una battuta: scimmiottando il “Giuseppi” di Trump riferito a Conte, chiederei a “Roberti“: parla il Gualtieri sindaco o il Gualtieri ministro dell’Economia del governo Conte 2? Perché ci sono agli atti decine e decine di interventi di FdI e miei che, in commissione Bilancio, incalzavamo Gualtieri nelle audizioni sul Pnrr perché pensasse a Roma». Lo ha detto Paolo Trancassini, deputato di Fratelli d’Italia e coordinatore regionale del partito per il Lazio, in un’intervista al Il Sole 24 ore. 

Gualtieri prima e dopo: Trancassini lo inchioda

«Nella prima stesura del Piano non c’erano fondi per la Capitale – ricorda l’esponente di Fratelli d’Italia – Noi proponemmo sei miliardi, uno all’anno, e dettagliammo per cosa, dal Tpl all’emergenza abitativa. Avrebbe significato non solo assicurare risorse a Roma, ma agganciarle alla corsia preferenziale e al cronoprogramma serrato del Pnrr. Ricevemmo un no, poi arrivò il governo Draghi e il successore di Gualtieri, Daniele Franco, ascoltò le nostre richieste e allocò circa 500 milioni sul filone Caput Mundi. Un passo avanti che però non ci soddisfaceva sia per la cifra sia perché continuava a legare i fondi al Giubileo. Ma a Roma le risorse vanno assicurate perché è la Capitale, non perché è la città più bella del mondo o il cuore della cristianità. Sentir parlare “Roberti” della necessità di dare più fondi a Roma – prosegue Trancassini – mi fa amaramente sorridere: la nostra richiesta sul Pnrr era stata respinta perché arrivava da FdI. Se Gualtieri ha cambiato idea, gli dico: benvenuto tra coloro che non indossano la maglia».

“Il candidato sindaco di Roma? Nessuno di FdI si tirerà indietro”

E ancora sulle future elezioni Comunali. «FdI è pronta alla sfida impegnativa di parlare ai romani, di scrivere insieme agli alleati un programma ambizioso, di far uscire i cittadini dalla rassegnazione e dalla convinzione che i mali di Roma siano genetici. La coalizione sceglierà in un tempo ragionevole il miglior candidato sindaco. Io in campo? Il presidente Meloni saprà individuare insieme agli alleati il candidato migliore: io penso che nessuno, nella classe dirigente di Fdi, se indicato, si tirerebbe indietro».

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di Carlo Marini - 8 Agosto 2025