
Nuove regole dal 2026
“Stop alle feste islamiche nelle scuole e in edifici pubblici”: cambio di passo in un comune spagnolo. Asse Ppe- Vox
La norma è stata voluto in difesa delle tradizioni del popolo spagnolo e per promuovere la gastronomia e la macelleria spagnola contro la diffusione di metodi di preparazione del cibo stranieri come quello halal
Un po’ di coraggio. A Jumilla, in Spagna, dal 2026 sarà vietato l’uso degli edifici pubblici per le feste islamiche. Niente più Ramadan o Festa del Sacrificio nelle scuole e nelle strutture comunali. Un segnale chiaro: gli spazi pubblici non devono essere piegati all’islamizzazione. Il piccolo comune nella regione della Murcia, nel sud-est della Spagna, ha approvato una norma che vieta l’uso degli spazi pubblici per la celebrazione di festività religiose. Il via libera al provvedimento è arrivato con i voti del Partito Popolare e di Vox: si tratta della prima misura di questo tipo in tutto il Paese. Ma è un inizio.
Fine Ramadan e Festa del Sacrificio non nei locali pubblici
La norma non menzione esplicitamente l’islam, ma l’obiettivo è chiaro: impedire la celebrazione delle due principali festività musulmane, ossia la fine del Ramadan e la Festa del Sacrificio, entrambe previste in primavera. La mozione prevede la modifica del regolamento per l’uso delle strutture comunali: luoghi che da anni vengono destinate alla preghiera collettiva nelle prime ore del mattino da circa 1.500 residenti musulmani.