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“Stop alle feste islamiche nelle scuole e in edifici pubblici”: cambio di passo in un comune spagnolo. Asse Ppe- Vox

Nuove regole dal 2026

“Stop alle feste islamiche nelle scuole e in edifici pubblici”: cambio di passo in un comune spagnolo. Asse Ppe- Vox

La norma è stata voluto in difesa delle tradizioni del popolo spagnolo e per promuovere la gastronomia e la macelleria spagnola contro la diffusione di metodi di preparazione del cibo stranieri come quello halal

Cronaca - di Angelica Orlandi - 8 Agosto 2025 alle 11:10

Un po’ di coraggio. A Jumilla, in Spagna, dal 2026 sarà vietato l’uso degli edifici pubblici per le feste islamiche. Niente più Ramadan o Festa del Sacrificio nelle scuole e nelle strutture comunali. Un segnale chiaro: gli spazi pubblici non devono essere piegati all’islamizzazione. Il piccolo comune nella regione della Murcia, nel sud-est della Spagna, ha approvato una norma che vieta l’uso degli spazi pubblici per la celebrazione di festività religiose. Il via libera al provvedimento è arrivato con i voti del Partito Popolare e di Vox: si tratta della prima misura di questo tipo in tutto il Paese. Ma è un inizio.

Fine Ramadan e Festa del Sacrificio non nei locali pubblici

La norma non menzione esplicitamente l’islam, ma l’obiettivo è chiaro: impedire la celebrazione delle due principali festività musulmane, ossia la fine del Ramadan e la Festa del Sacrificio, entrambe previste in primavera. La mozione prevede la modifica del regolamento per l’uso delle strutture comunali: luoghi che da anni vengono destinate alla preghiera collettiva nelle prime ore del mattino da circa 1.500 residenti musulmani.

La svolta a Jumilla in Spagna in nome delle tradizioni spagnole

La mozione firmata Vox prevedeva il divieto della Festa del Sacrificio, rivendicando le tradizioni del popolo spagnolo. E la promozione attiva della gastronomia e della macelleria spagnola contro la diffusione di metodi di preparazione del cibo stranieri come quello halal”. Lo riposta il quotidiano  El Pais, che specifica che  i popolari hanno emendato il testo: togliendo i riferimenti all’islam e limitando la mozione a due articoli: il primo prevede la creazione di una commissione per la difesa dell’identità e per la promozione di valori e manifestazioni religiose tradizionali; il secondo prevede il divieto dell’utilizzo delle strutture sportive della città (il centro polisportivo locale destinato alle festività musulmane, ndr) ad“attività culturali, sociali o religiose non gestite dal Comune”.

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di Angelica Orlandi - 8 Agosto 2025