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Sono 900mila gli italiani vittime di truffa: dai prestiti alle frodi, l’elenco degli imbrogli che arrivano da call center e mail false

È pari a 630 milioni di euro la cifra complessiva sottratta. Una persona su due non denuncia i malfattori per un senso di vergogna

Cronaca - di Gianni Giorgi - 18 Agosto 2025 alle 15:43

Solo lo scorso anno sono stati 894.000 gli italiani vittime di truffa o di un tentativo di frode mentre erano alla ricerca di un prestito personale. Il dato arriva da una recente indagine condotta per Facile.it dall’istituto di ricerca Up Research che ha definito in 740 euro il danno medio subito, ma che con un 15,4% dei truffati cui sono stati sottratte cifre superiori ai 900 euro, porta a ben 630 milioni di euro la stima del danno complessivo patito.

Come si imbroglia: attenzione ai call center e alle mail

I canali più utilizzati dai truffatori sono stati i finti call center (49%), le false email (36%) e i finti siti web (28%). Molte frodi, però, sono avvenute tramite messaggistica istantanea (SMS o WhatsApp – 13%) e persino con il tradizionale porta a porta (10%). Purtroppo, nonostante il grave danno subito, più di un truffato su due (56,4%) non ha denunciato quanto accaduto.

Non denunciano per il senso di colpa

Molte persone non sporgono denuncia perché si sentono in colpa per essere stati truffati o perché hanno timore di rivelarlo alla famiglia. Un dato che deve far riflettere.

Come difendersi dalle truffe: no ai pagamenti anticipati

Uno dei principali campanelli d’allarme per individuare una truffa nel mondo dei finanziamenti è la richiesta, da parte della supposta banca o dell’ente finanziario, di commissioni anticipate, sotto forma di spese amministrative o parte degli interessi dovuti, prima dell’erogazione del prestito. In questo caso, il rischio consiste nella possibilità che il prestatore, una volta ottenuta le commissioni, faccia perdere le sue tracce; meglio rivolgersi ad altri operatori.

Verificare l’affidabilità del sito web. Se si decide di optare per una richiesta di finanziamento online, bisogna essere in grado di riconoscere un sito web affidabile.

Sebbene le tempistiche di erogazione siano un elemento spesso determinante nella scelta della società di credito, è importante non farsi trarre in inganno da tempi brevi e modalità superficiali: affinché la finanziaria possa concedere o meno il prestito, ha bisogno di alcuni documenti specifici sul richiedente (ad esempio le ultime buste paga, il CUD o 730 ecc.) per verificarne la posizione: non bastano solo la carta di identità, l’indirizzo di domicilio, il codice fiscale e l’Iban. 

 

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di Gianni Giorgi - 18 Agosto 2025