
Incontro-scontro
Sinner-Mannarino, dopo le bordate astiose del francese a Jannik, oggi la partita per gli ottavi di Cincinnati. Ed è già resa dei conti
Oggi il match tra i due (con orario posticipato) degli ottavi di finale dell'Atp in corso in Ohio. Parola allo sport giocato e alle prodezze in campo, con una certezza: non sarà solo una questione di tennis
Non sarà un match come gli altri quello che andrà in scena oggi sui campi dell’Atp Masters 1000 di Cincinnati tra Jannik Sinner e Adrian Mannarino. Oltre alla posta in palio degli ottavi di finale, infatti, l’incontro porta con sé un carico di tensione extra: una vera e propria “resa dei conti” tra i due tennisti dopo le polemiche che li hanno visti protagonisti qualche tempo fa. Con il nostro campione, rigorosamente silente, che in veste di convitato di pietra e capace di incassare nefandezze e accuse e di neutralizzarne il potenziale acrimonioso, evitando di replicare sul momento per far sì che a rispondere fossero le sue prodezze in campo e i successi conseguiti (fino all’ultimo di Wimbledon).
Sinner-Mannarino: oggi il match a Cincinnati. La resa dei conti…
E l’avversario transalpino che, secondo solo all’odiatore seriale Nick Kyrgios, più che per virtuosismi sportivi e acume strategico, si è affidato a social e invettive e metafore al vetriolo. Non stupisce allora che oggi l’attenzione non sia rivolta solo al match in programma – a proposito, cambia l’orario del calendario odierno, con la partita tra i due spostata probabilmente alle 21.00, anziché alle 18.30 come inizialmente previsto – ma anche a quel che si diranno (o non si diranno) al di fuori.
Dopo i duri attacchi del francese al nostro fuoriclasse, la parola passa al campo
Il francese Mannarino, in passato, aveva mosso pesanti critiche nei confronti di Jannik Sinner in merito alla controversa questione del Clostebol. Una ferita che, a quanto pare, non si è mai rimarginata del tutto (specie per coloro ai quali la lingua batte dove il dente duole…). Ebbene oggi il destino li ha messi di fronte, in un incrocio che profuma di rivincita per Sinner. E di occasione di rivalsa per Mannarino. L’italiano, numero uno al mondo e campione in carica a Cincinnati, arriva all’appuntamento forte di una stagione straordinaria. Mentre il francese, proveniente dalle qualificazioni, arriva in campo oltreoceano dopo aver eliminato a sorpresa il numero 13 del seeding, Tommy Paul.
Quelle bordate al vetriolo che oggi Jannik proverà a rispedire al mittente a suon di passanti
Con il tennista francese allora – 37 anni e numero 89 del mondo, che battendo il tennista statunitense è diventato il giocatore più anziano a raggiungere gli ottavi del Masters 1000 americano – il campo si affolla di aspettative e retro-pensieri. I rapporti tra i due, del resto – e come anticipato – non sono dei migliori. Proprio Mannarino, negli scorsi mesi, aveva infatti attaccato Sinner per il caso Clostebol, schierandosi apertamente dalla parte di Nick Kyrgios e criticando aspramente – e indebitamente, diciamolo – il numero uno.
Mannarino vs Sinner, schiacciate di astio e repliche vincenti sul campo (e col silenzio)
«Io non credo più a Babbo Natale. Poi ognuno, se vuole crederci, è libero di farlo. Per quanto riguarda questi casi (riferendosi anche al caso doping che ha riguardato Iga Swiatek, ndr) sono disposto a concedere il beneficio del dubbio, ma penso sia qualcosa di molto sorprendente», aveva sentenziato Mannarino a Rmc. Aggiungendo pure: «Sui 300 migliori giocatori del mondo sono stati riscontrati due test positivi, e sono entrambi i numeri uno dei rispettivi ranking. Può capitare di prendere inavvertitamente la pillola o la vitamina sbagliata. Ma penso sia comunque quantomeno sorprendente».
Sinner-Mannarino, non è solo una questione di tennis
Non solo. Perché non ancora pago, Mannarino aveva anche insinuato qualche dubbio sulla gestione dei casi Sinner e Swiatek da parte della Federazione. «Penso che abbiano fatto tutto quello che è in loro potere per farli apparire come atleti puliti, delle vittime quasi. Io ogni mattina mi alzo e zoppico. Se a 36 anni (oggi 37, ndr) devo scendere in campo con ragazzi di 20-25 che… diventa complicato», aveva concluso il francese. E sebbene Jannik non abbia mai risposto agli attacchi ricevuti in quei mesi da incubo, preferendo sempre far parlare il campo, è probabile che quelle parole non se le sia scordate.
Parola al match di oggi (con orario posticipato) e a Cincinnati
Dunque, la palla, ora, passa al campo. L’incontro, in programma oggi mercoledì 13 agosto, non sarà solo una battaglia sportiva. Ma un capitolo di una storia che si trascina da tempo e sui è arrivato il momento di mettere un punto. Chi avrà la meglio? Sarà Jannik a zittire le polemiche con una prestazione impeccabile? O Mannarino riuscirà a mettere in difficoltà l’azzurro con il suo gioco imprevedibile e a rinfocolare la polemica? L’ultima parola arriverà questa sera da Cincinnati.