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Simona Cinà, risolto il giallo dei vestiti: non scomparsi ma sequestrati. Le precisazioni della Procura di Termini Imerese

La morte della pallavolista

Simona Cinà, risolto il giallo dei vestiti: non scomparsi ma sequestrati. Le precisazioni della Procura di Termini Imerese

Cronaca - di Alessandra Parisi - 4 Agosto 2025 alle 18:15

Troppi dettagli travisati e notizie non vere sulla morte della pallavolista di 21 anni Simona Cinà durante una festa di laurea in piscina a Bagheria nel palermitano, sulla quale indaga la Procura di Termini Imerese. I  vestiti indossati dalla sportiva ventenne non sono spariti come denunciato dalla sorella gemella Roberta e il fratello Gabriele. La sua minigonna di jeans e la sua maglietta verde sono stati prelevati dai carabinieri la mattina del 2 agosto per poter eseguire le attività di indagine. Lo riferisce la Procura di Termini Imerese che indaga per omicidio colposo contro ignoti. Ieri i familiari della ragazza avevano chiesto che fine avessero fatto i vestiti, affermando che “erano spariti”.

Il giallo dei vestiti, la procura chiarisce: non sono spariti

Intanto, sarà eseguita nei prossimi giorni l’autopsia sul corpo della giovane. L’esame dovrebbe chiarire se la ragazza sia annegata e quindi deceduta per un malore o se siano altre le cause della morte. Quando è stata trovata senza vita, indossava un bikini. Alla famiglia, però, le circostanze in cui è morta Simona non tornano. “Voglio chiarezza sulla sua fine – ha detto il padre Luciano – c’erano solo bottiglie d’acqua, la piscina era pulita. Nessuno ci ha avvisati, è stata mia moglie a chiamare per avere notizie su mia figlia. Dov’è finito l’alcol? Simona era una sportiva, era un pesce in acqua. Vogliamo sapere cosa è successo”.

Gli alcolici e i bicchieri a bordo piscina sono stati sequestrati

Anche in questo caso notizie affrettate e non vere. “Non è vero che in piscina non fossero stati rinvenuti alcolici, come dice l’avvocato Gabriele Giambrone”. Lo dice la Procura di Termini Imerese che coordina l’inchiesta. “Si deve specificare l’assoluta infondatezza della informazione relativa al mancato rinvenimento sui bordi della piscina e nella zona adiacente, di oggetti, bottiglie, bicchieri e piatti. Che lasciassero ritenere che in quel luogo si era tenuta un festa. In detti luoghi sono stati rinvenuti in particolare bicchieri e bottiglie di alcolici come debitamente documentato. Ciò a riprova di quanto affermato dai partecipanti dalle prima battute”. Le bottiglie di alcolici nella villa di Bagheria sono state sequestrate. Tutti i ragazzi “sentiti come persone informate sui fatti – proseguono dalla Procura –  hanno avuto un comportamento collaborativo”.

Nessuna alterazione della zona dei fatti

“Allo stato non vi sono elementi in ragione dei quali ipotizzare che taluno abbia alterato la zona dove sono accaduti i fatti, facendo scomparire oggetti. Anche tale circostanza in ogni caso sarà oggetto di ulteriori approfondimenti”. Il corpo di Simona Cinà, morta in circostanze misteriose durante un party di laurea a Bagheria, “è stato rinvenuto alle ore 4” e “si trovava esamine sul fondo della piscina, in un angolo distante e dotato di scarsa illuminazione, rispetto alla zona dove erano collocati il bar, la consolle musicale e i servizi igienici”. Lo dice la Procuratrice facente funzione di Termini Imerese Lorenza Turnaturi secondo cui nelle ultime ore “sono state divulgate informazioni” che meritano “delle precisazioni”.

Due ragazzi si sono tuffati per salvare la pallavolista

Due ragazzi presenti alla festa, alla vista del copro sul fondo della piscina si sono gettati in acqua. I giovani, come spiega la Procura di Termini Imerese, “hanno recuperato il corpo” e le hanno “praticato le manovre di rianimazione salvavita in attesa dell’arrivo dei soccorritori”. Il personale del 118 ha provato a “rianimare la ragazza, purtroppo invano, non potendo fare altro che constatarne il decesso alle 5”.

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di Alessandra Parisi - 4 Agosto 2025