
Elogio dei conti italiani
Se la Francia avesse Meloni… Anche “Le Monde” conferma il sorpasso italiano: “Più credibile di Parigi”
"Ai francesi, sentirlo fa male. Ma, agli occhi di gran parte degli investitori, non ci sono più dubbi: l'Italia di Giorgia Meloni è attualmente credibile quanto la Francia in materia di finanze pubbliche. O anche di più": l'incipit dell'analisi del quotidiano transalpino
“Ai francesi, sentirlo fa male. Ma, agli occhi di gran parte degli investitori, non ci sono più dubbi: l’Italia di Giorgia Meloni è attualmente credibile quanto la Francia in materia di finanze pubbliche. O anche di più”: è l’incipit di un editoriale apparso il 19 agosto su Le Monde. Il giorno precedente il Telegraph “piangeva” perché il Pil pro capite degli italiani ha superato quello degli inglesi. Il giorno dopo un’altra analisi che testimonia la bontà dei conti italiani tenuti in ordine dal governo di centrodestra. Promozioni su promozioni, attestati su attestati e “ferali notizie” che si abbattono tra capo e collo delle prefiche della sinistra. Ma soprattutto, questa analisi di Le Monde è una mazzata per Emmanuele Macron. Basta leggere e cogliere fior da fiore per credere:
Le Monde incorona Meloni: “Italia più credibile della Francia”
“La Francia minacciata di pagare di più dell’Italia per indebitarsi” è il titolo dell’editoriale. “In tre anni – scrive il quotidiano – Roma ha nettamente ridotto il deficit pubblico, mentre Parigi se l’è lasciato sfuggire di mano. Agli occhi degli investitori, l’Italia è ormai credibile quanto la Francia, nonostante un debito più pesante. Sui mercati, lo scarto fra i tassi è sceso quasi a zero”. Un confronto che non lascia spazio a interpretazioni.
Le Monde: L’Italia ha risanato il bilancio, più della Francia
“Cosa è successo? – si chiede Le Monde -. Una prima spiegazione sta nella nuova stabilità politica in Italia, un punto chiave per gli imprenditori, che si adattano ad un regime che propende verso l’autoritarismo – secondo l’interpretazione semplicistica del quotidiano- a patto che fornisca loro visibilità a termine”. “Sul piano economico – continua il quotidiano “bastonando” la politica del governo francese- le difficoltà nelle quali si è invischiata la Francia hanno modificato anche lo sguardo del mondo finanziario”; proprio mentre “l’Italia ha riguadagnato credito”. Ancora: “L’ex brutto anatroccolo si trascina certo uno dei deficit più pesanti d’Europa, 138% del suo Pil, contro 114% per la Francia. E la sua crescita resta un po’ più debole (+0,4% contro +0,7& a ritmo annuale nel secondo trimestre). Ma in qualche anno, l’Italia ha avviato un risanamento di bilancio evidente, più della Francia”.
“Italia di Meloni stabile, la Francia ha cambiato 6 premier in 5 anni”
E’ il riconoscimento di un lavoro sulla politica economica che il governo Meloni ha intrapreso e che dà i suoi risultati. Gli autori dell’analisi non si fanno illusioni sul miglioramento della situazione francese: Parigi non sta ancora pagando più di Roma, ma potrebbe essere solo questione di giorni o settimane. L’economista Andrew Kenningham ha evidenziato che“i costi di indebitamento del governo francese probabilmente supereranno presto quelli dell’Italia”. La previsione è condivisa da esperti di Commerzbank e Nomura. Tra i fattori di questa inversione di tendenza si indica anche la stabilità politica ritrovata da Roma con il governo Meloni; mentre la Francia ha cambiato sei premier in cinque anni. “Giorgia Meloni è sulla buona strada per completare il suo mandato senza un cambio di governo: una novità dal dopoguerra, mentre il governo di minoranza di François Bayrou potrebbe essere rovesciato da un momento all’altro”. Già, un'”eccezione” italiana che ha trovato proprio nello storico vertice alla Casa Bianca un grande riconoscimento.