
Senza tetto né legge
Roma choc, 60enne violentata e rapinata, Rampelli: “Tolleranza zero contro degrado e immigrazione clandestina”
Dopo l'arresto e la confessione del gambiano irregolare fermato per lo stupro al parco di Tor Tre Teste, Rampelli tuona: «Tolleranza zero su degrado e immigrazione clandestina»
In un contesto di crescente allarme per la sicurezza nelle periferie, le parole di Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e esponente di Fratelli d’Italia, pesano come pietre, mettendo in discussione non solo la criminalità diffusa, ma anche le presunte connivenze politiche che ne favorirebbero la persistenza. Il riferimento è alla vicenda di cronaca che ha scosso la Capitale e sconcertato una intera comunità nazionale: la drammatica violenza subita da una 62enne nel parco di Tor Tre Teste, che solo poco fa fa ha visto l’arresto di un immigrato gambiano irregolare che, fermato dalla forze dell’ordine, ha confessato e ammesso le sue responsabilità. Un episodio che, secondo Rampelli, non è un caso isolato, ma la conseguenza diretta di un sistema di “tolleranza” che, in quartieri come il Quarticciolo, ha permesso a illegalità e degrado di attecchire.
Roma, 60enne violentata al parco. Rampelli: «Tolleranza zero su degrado e clandestini»
Il politico non usa mezzi termini. E punta il dito contro le “politiche permissive” e contro chi, per “ragioni elettorali”, ostacolerebbe il “modello Caivano”, voluto dal governo per il risanamento delle aree più degradate. Il presunto stupratore, un 26enne gambiano irregolare, diventa così, nelle sue dichiarazioni, l’emblema di un problema più vasto, che unisce immigrazione clandestina, spaccio e criminalità. Un’analisi che chiama in causa le amministrazioni locali e i centri sociali, accusati di “boicottaggio inaccettabile” e di favorire un “racket” che tiene in scacco i cittadini onesti. La sicurezza allora, per Rampelli, deve tornare al centro, senza compromessi, e il controllo del territorio, anche con le telecamere, è la via da percorrere.
«Ma tolleranza zero anche contro i tolleranti che al Quarticciolo ostacolano il modello Caivano»
Dunque: «Tolleranza zero contro degrado, immigrazione clandestina, spaccio di droga, violenza privata. Ma tolleranza zero anche contro i tolleranti che, ad esempio, proprio al Quarticciolo ostacolano il modello Caivano trovando mille scuse per cercare di stabilizzare gli occupanti di professione e favorire il loro racket, accettare di fatto che il quartiere sia controllato dalla malavita, creare le condizioni per la complice saldatura tra circuito dello spaccio e centro sociale», rileva e sottolinea il vicepresidente della Camera dei deputati.
Rampelli: boicottaggio inaccettabile delle amministrazioni locali
Aggiungendo a stretto giro: «Il governo ha stanziato soldi per riqualificare la zona, ma le amministrazioni locali la vogliono ostacolare per ragioni elettorali chiudendo gli occhi davanti all’illegalità diffusa e, talvolta, servendosene. Un boicottaggio inaccettabile che ostacola il diritto dei cittadini di vivere serenamente e onestamente nelle periferie». E ancora. «Il controllo del territorio, anche grazie alle telecamere di videosorveglianza, dimostra l’efficacia di sistemi di sicurezza metropolitana». Pertanto, Rampelli tributa un doveroso «grazie alle forze dell’ordine per aver assicurato il presunto colpevole alla giustizia e alla signora vittima della violenza che è riuscita a trovare la forza di fornire l’identikit dello stupratore. Un irregolare che non aveva alcun diritto di stare in Italia, subito reclutato, come da manuale, dalla criminalità», conclude l’esponente di FdI.