
Il regista ha 85 anni
Paura per Dario Argento: ricoverato a Ischia per una crisi respiratoria. Il ritratto di un mostro sacro del cinema
Il regista ha accusato un malore ma le sue condizioni sono buone. Ha rivoluzionato il noir diventando un punto di riferimento internazionale per i suoi film
Paura ma fortunatamente solo quella e stavolta ce l’ha fatta avere per davvero. Dario Argento, il maestro del giallo, è stato ricoverato ad Ischia per una crisi respiratoria. Le sue condizioni non sono critiche. L’85enne regista si trova in questi giorni in vacanza sull’isola e avrebbe accusato un malore nelle ultime ore; il peggioramento delle sue condizioni di salute lo ha quindi indotto a rivolgersi al pronto soccorso dell’ospedale isolano dove si trova attualmente per accertamenti approfonditi condotti dal personale medico del Rizzoli. Ma non vi sono pericoli particolari per la sua salute.
Il fuoriclasse del giallo
Romano, inizialmente autore di film western, Dario Argento fonda con il padre Salvatore un casa di produzione cinematografica e si dedica al noir. E subito spacca. Nel 1969 realizza uno dei suoi primi capolavori, L’Uccello dalle piume di cristallo. Una trama innovativa e ‘ansiogena’, condita dalla colonna sonora di Ennio Morricone. Protagonista maschile sarà Tony Musante, con il quale Argento ingaggerà un durissimo scontro.
Quattro mosche di velluto grigio
Dario Argento replica il successo con Il Gatto a nove code e, soprattutto, con Quattro mosche di velluto grigio. Il suo noir si ispira a Hitchoock. La connotazione psicologica si basa sulla dualità tra ‘normalità’ e ‘follia’. Il successo di Dario Argento cresce. Ma il boom sta per arrivare.
Profondo Rosso
Nel 1975 esce Profondo Rosso. Girato quasi interamente a Torino, città che affascinerà il regista anche nel futuro, ha un cast straordinario: David Hemmings, la giovane Daria Nicolodi, (che diventerà sua moglie), la straordinaria Clara Calamai e un insieme di attori teatrali unici, da Gabriele Lavia a Glauco Mauri. La straordinarietà del film è che il rebus, in maniera impercettibile, è risolvibile all’inizio. Ma la sua fortuna sarà anche, paradossalmente, il rifiuto di uno dei gruppi musicali più importanti del mondo a comporre la colonna sonora.
Dai Pink Floyd ai Goblin
Dario Argento contatta i Pink Floyd, nel pieno del loro splendore psichedelico, ma rifiutano. E cosi ecco che si propongono i Goblin. Con una musica che farà la storia e la fortuna del film. Ma un altro elemento determinante saranno i costumi del premio Oscar Carlo Rambaldi.
Il passaggio al soprannaturale
Dopo Profondo Rosso Dario Argento passa dal giallo all’horror. Realizza Suspiria, un film che carburerà nel tempo e avrà un successo incredibile in Asia, poi Inferno prima di ritornare di nuovo al giallo con Tenebre, il 1982, film nel quale reciterà Veronica Lario, in seguito moglie di Silvio Berlusconi. Nel 1985 prosegue la scia con Phenomena e successivamente con Trauma, che somiglierà molto a Profondo Rosso.
I piani sequenza imitati da Brian De Palma
Amato più all’estero che nella sua patria, Dario Argento riceve i complimenti di George Romero, l’autore dell’Alba dei morti viventi, ma soprattutto gli omaggi di un grandissimo regista, Brian De Palma, che confesserà di averne imitato i piani sequenza in Vestito per Uccidere.
Le mani dell’assassino? Le sue
Sia nell’Uccello dalle piume di cristallo che in Profondo Rosso, le mani dell’assassino saranno le sue. Un particolare che illustra la personalità di Dario. Mentre scrive il soggetto dell’Uccello prova un’angoscia enorme. Per scrivere, invece. la sceneggiatura di Profondo Rosso, si chiude in casa con Bernardo Zapponi e ne esce solo a stesura completata.
Il segreto? Trasmettere il dolore fisico
Sarà proprio Zapponi a suggerire a Dario il segreto del successo di Profondo Rosso. Rendere le scene forti, come l’uccisione dell’antropologa e dello psichiatra, facendo avvertire allo spettatore la sensazione di un dolore tangibile.
Villa Scott e le suore sfrattate
Per scegliere la villa del ‘bambino urlante’ Dario Argento si innamora di un capolavoro liberty di Torino: Villa Scott. Un esempio di architettura straordinario. Ma in quel periodo ci abitano le suore. Argento le convince a sloggiare per un breve periodo pagando loro una vacanza a Rimini.
Un uomo libero e intelligente
Simpatico e anticonformista, libero mentalmente e intellettualmente e capace anche di andare oltre gli stereotipi di una narrazione ideologica che da sempre accompagna il cinema, Dario Argento continua a essere una grande risorsa per la nostra cultura. Ma non ci faccia avere più paure reali.