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Roberto Occhiuto

Il governatore calabrese

Occhiuto spiega le dimissioni: “Dopo l’avviso di garanzia sarei finito rosolato, ora decideranno gli elettori”

Politica - di Redazione - 5 Agosto 2025 alle 16:57

Roberto Occhiuto,(che lunedì 4 agosto ha formalizzato le sue dimissioni da presidente della Giunta regionale), spiega in un’intervista a Il Giornale i motivi della sua scelta e si dice sicuro di una vittoria alle regionali che si terranno in Calabria nel prossimo autunno.

Occhiuto: “I calabresi decideranno se devo andare avanti”

Nell’intervista il presidente dimissionario si appella al popolo: “I calabresi decideranno se devo andare avanti o fermarmi“. E alla domanda su cosa sarebbe successo se non si fosse dimesso il vicesegretario nazionale di Forza Italia è sibillino: “Avrei affrontato un lento logorio, come sempre è avvenuto in Calabria“.

I precedenti dei governatori inquisiti

Occhiuto ricorda un triste bilancio storico della Calabria: “Una ventina di anni fa il presidente della Calabria era un magistrato, si chiamava Giuseppe Chiaravalloti. Centrodestra. L’ultimo anno del mandato incappò in un’inchiesta. Fu archiviato, perché il reato non c’era. Però insieme al reato fu archiviato anche Chiaravalloti, e alle elezioni vinse lo schieramento opposto. Il 2010, era capeggiato da Loiero, di centrosinistra. Ma anche lui a un anno dalla scadenza incappò in un’inchiesta. Anche lui fu archiviato ma dopo un anno di forzato immobilismo si votò e vinse il centrodestra”.

“Nessuno dovrebbe dimettersi per un avviso di garanzia”

Il governatore parla poi della sua vicenda giudiziaria: “Nessuno dovrebbe dimettersi in un paese civile per un avviso di garanzia, ma in un paese civile nessuna inchiesta della magistratura sarebbe usata dall’opposizione come una clava per sconfiggere un avversario che non si può sconfiggere elettoralmente.”

“Nella sanità ho preso gente di sinistra”

Il governatore affronta il tema della sanità, ricordando di non avere mai usato il metodo Cencelli. “Sono arrivato a 56 anni senza inchieste. Ho governato in questi anni la Regione facendo arrabbiare anche molti miei amici. Soprattutto nella sanità. Nella sanità ho messo dirigenti che vengono da regioni di sinistra, ho chiesto loro di lavorare con me. Perché sono bravi. Non è importante di che colore sia il gatto, è importante che prenda il topo“, ha detto ancora il presidente, arrivando a citare Mao.

“Non ce l’ho con i magistrati”

Occhiuto puntualizza di non avere alcuna acredine nei confronti della magistratura per l’avviso di garanzia. “Un atto dovuto. Io so che alcune aree di questa regione sono invase dalla ‘ndrangheta. Io ho collaborato con le Procure nella lotta contro la mafia. Io credo che un uomo delle istituzioni non debba delegittimare i magistrati. Io non ce l’ho con loro. So che a un amministratore può succedere di finire sotto inchiesta. Dico solo che in un paese civile l’opposizione non dovrebbe strumentalizzare. Purtroppo in Calabria non è così“.

“Vincerò sulla base di quello che ho fatto”

Parlando delle prossime regionali Occhiuto non ha dubbi sull’esito: “Sì sono convinto di vincerle perché sto respirando molta solidarietà tra i calabresi. La mia campagna elettorale sarà semplice: farò il consuntivo di quello che ho fatto. Non avrò bisogno di promettere“.

 

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di Redazione - 5 Agosto 2025