
La sfida non paga
Migranti, tracotanza senza fine: 3 algerini già respinti insistono a tornare in Italia e vengono arrestati. La provocazione non si placa
Tre extracomunitari sotto i 30 anni, già respinti, tentano il ritorno. Ma la vigilanza di Polizia e Governo vince. Duro colpo a chi crede di poter aggirare le leggi e decreti dell'esecutivo. Ma la sfida, tra veemenza e oltraggio, sembra non conoscere sosta e deterrente...
La sfida è continua e alimenta un braccio di ferro che sembra non ammettere cedimenti… anzi. L’ultima conferma arriva da Cagliari, dove tre migranti già respinti, tornati in Italia con veemenza e in spregio di legge, codici e pregresso personale, e ben prima del periodo previsto per il reingresso sul territorio nazionale, sono stati immediatamente arrestati. Il tutto, peraltro, mentre l’Ong di Casarini si ritrova al centro del mirino in una situazione di alta tensione che ha scatenato il putiferio in alto mare, con la nave Mediterranea circondata dai militari libici…
Cagliari, tre migranti già respinti tornano in Italia e vengono subito arrestati
Come a dire che a forzare la mano ci si può ritrovare in altre faccende (complicate) affaccendati, ma che la cosa non scoraggia comunque gli impenitenti. Come dimostrato nel caso dei tre migranti algerini, di 21, 25 e 28 anni, fermati e arrestati dopo essere rientrati illegalmente sul territorio nazionale. La notizia, come prevedibile, ha riacceso il dibattito sulla gestione dei flussi migratori e sull’efficacia dei provvedimenti di respingimento. Con tanto di corollario di prefiche e cassandre, gufi e catastrofisti buonisti in allarme.
Ma i loro nomi e casi saltano immediatamente agli occhi delle forze dell’ordine e…
Intanto si apprende che i tre migranti in questione, tutti destinatari di precedenti ordini di allontanamento, erano sbarcati sulle coste del Sud Sardegna nei giorni scorsi. Peccato che, trasferiti nel centro di accoglienza di Monastir per le procedure di identificazione, la loro identità sia saltata agli occhi degli addetti alla sicurezza, sollecitati ad accertarla quanto prima. Così, grazie a un meticoloso lavoro degli agenti della Squadra Mobile di Cagliari, si stato riscontrato che i tre avevano violato la normativa che impone un periodo di assenza dall’Italia prima di poter tentare un nuovo ingresso.
Migranti, è ancora sfida al governo. Ma la risposta è sollecita e veemente
Un tentativo, quello esperito dai tre algerini “recidivi”. E un episodio, quello che li coinvolge e che si estende al tema della sicurezza e del rispetto di leggi e decreti emanati a riguardo, che mira a sollevare (senza riuscirvi, stante l’esito) pesanti interrogativi sulla credibilità delle nostre frontiere e sulla reale efficacia delle norme attuali. Ma, come detto, senza successo… Eppure, se da un lato l’arresto dimostra la vigilanza delle forze dell’ordine e il loro stare incessantemente “sul pezzo”, dall’altro mette in luce la facilità con cui i provvedimenti di respingimento puntano incessantemente e con veemenza ad essere aggirati, minando il principio stesso della legalità e della sovranità nazionale. E la sfida al governo continua, more solito. Ma l’esecutivo e le sue diramazioni sono pronte a cogliere il guanto…