
Un fatto molto diffuso
La denuncia di Lino Banfi: “La mia faccia e la mia voce usate con l’Ia per promuovere creme miracolose”
L'attore pugliese è solo l'ultimo di tanti vip che vengono utilizzati per promuovere delle vere e proprie truffe sui social
Lino Banfi è solo l’ultimo. Ma sono tanti i vip che vengono utilizzati a mo’ di truffa, con tanto di voce e video, per promuovere prodotti fake. Ma l’attore pugliese ha rotto il silenzio e ha sporto denuncia alla Procura.
La crema miracolosa
“Nonno libero” ha diffuso una nota per annunciare la sua volontà di sporgere denuncia. Al centro della questione, una crema “miracolosa” sui social, promossa da Banfi. Peccato, però, che si trattasse di un artifizio condotto con l’intelligenza artificiale.
«Non posso permettere che la mia identità personale, umana e professionale, apprezzata da tanti amici come quella di un serio nonno di famiglia, sia volgarizzata per promuovere una pubblicità meschina che tende a strumentalizzare la credulità popolare al fine di perpetrare un futile inganno», dichiara l’attore. Sul banco degli imputati, un video in cui con la sua voce (chiaramente riprodotta con l’intelligenza artificiale) che gli si attribuisce una serie di falsità per pubblicizzare una crema miracolosa.
«Ho già incaricato il mio avvocato Giorgio Assumma – aggiunge Banfi – di intraprendere le opportune iniziative legali in tutte le sedi competenti anche a livello internazionale, affinché i colpevoli e i loro intermediari vengano severamente puniti».
I precedenti
L’elenco dei vip truffati con pubblicità fake è lunghissimo: da Mara Venier al virologo Bassetti, passando per tanti altri, con l’obiettivo, purtroppo spesso riuscito, di far credere agli utenti che la promozione fosse vera, facendo acquistare prodotti farsa.
Il consiglio agli utenti: non acquistare niente
La denuncia di Lino Banfi è quanto mai opportuna. Ma c’è da fare un appello a tanti utenti social: non acquistate prodotti dubbi, soprattutto non fatelo quando appaiono volti famosi. Si tratta di montature costruite grazie all’intelligenza artificiale che hanno il solo scopo di fregarvi. Anche su questo, da Meta a X, però, i proprietari delle piattaforme fanno poco per prevenire. Anzi, niente.