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“Israele assassina”: al corteo pro-Pal di Milano anche un ex deputato dei Verdi attacca Liliana Segre (video)

Odio antisemita

“Israele assassina”: al corteo pro-Pal di Milano anche un ex deputato dei Verdi attacca Liliana Segre (video)

Politica - di Gabriele Caramelli - 4 Agosto 2025 alle 10:50

“Segre è una signora di 93 anni che ha passato quello che ha passato ed è comprensibile che non voglia inimicarsi la comunità ebraica milanese. Fatto sta che se anche Grossman, che è un moderato, dice che è genocidio, la Segre potrebbe rassegnarsi e riconoscere che è un genocidio”. Queste le parole di Stefano Apuzzo, ex deputato dei verdi dal 1992 e 1994, che sabato scorso si trovava a una manifestazione pro-Palestina nel quartiere milanese di Corvetto.

David Grossman, a cui si riferisce il politico napoletano, è uno scrittore israeliano che è stato ultimamente intervistato da La Repubblica sulla guerra tra Israele e Hamas, spiegando di non potersi trattenere dall’uso della parola “genocidio” sugli attacchi israeliani verso Gaza. Invece, la senatrice Liliana Segre, ritiene che quello sia un termine “troppo carico di odio e usato per vendetta“. E non ha tutti i torti, visto che alla stessa manifestazione di sabato scorso c’è chi ha urlato “Israele assassini”, come se la colpa fosse anche dei civili che magari si oppongono a Netanyahu e vorrebbero la fine delle ostilità.

“Israele assassina” un riassunto dall’ultimo corteo pro-Pal milanese

Alla manifestazione di Corvetto non sono mancate le bandiere della Palestina, ma anche i tamburi e le scodelle, suonate con gli utensili da cucina come se fossero strumenti musicali, forse per rappresentare la fame dei civili di Gaza. In sottofondo, nel video pubblicato da Alanews, si sente suonare anche la tradizionale musica araba e poco dopo un uomo parla di alcune persone massacrate dai “criminali nazisionisti”. Un termine che in sostanza non ha alcun senso, visto che un sionista non ha la stessa visione dei nazisti, che peraltro internavano gli ebrei all’interno dei campi di concentramento uccidendoli, costringendoli ai lavori forzati, bruciandoli nei forni e riducendoli alla fame.

Una definizione forzata per mettere due eventi storici sullo stesso piano: il massacro di Gaza e l’Olocausto. Eppure in passato ci sono stati premier israeliani che hanno cercato di fare il possibile per fermare le ostilità, basti pensare al socialdemocratico Yitzhak Rabin e al conservatore Ehud Olmert.

 

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di Gabriele Caramelli - 4 Agosto 2025