
Il fact checking
I misteri dello stupratore di Tor Tre Teste: spunta un’altra vittima. Sbarcato col governo Renzi, ha un permesso per “motivi umanitari”
Si infittisce il mistero dello stupratore di Tor Tre Teste. Il 26enne gambiano potrebbe essere responsabile di un altro stupro. Fermato martedì 26 agosto dai carabinieri per la violenza sessuale avvenuta nel parco di Tor Tre Teste a Roma ai danni di una donna di 60 anni, è stato identificato da un’altra vittima, una 44enne romana.
La vicenda è emersa dopo che il personale sanitario del Policlinico Gemelli ha segnalato al 112 l’arrivo in pronto soccorso della donna. Ai carabinieri della Stazione di Monte Mario, intervenuti la notte scorsa, la vittima ha raccontato di essere stata avvicinata mentre attendeva l’autobus in via Prenestina. Uno sconosciuto, descritto come straniero di origine africana, con la scusa di chiederle una sigaretta l’avrebbe poi trascinata in un vicolo e costretta a subire ripetuti abusi su un cumulo di rifiuti.
Ci sono molti aspetti singolari nella vicenda del 26enne africano. Arrivato nel 2016 (anno record degli sbarchi in Italia, sotto il governo Renzi) il 26enne del Gambia, del quale abbiamo una foto ma non il nome e cognome.
Arrivato in Italia nel 2016, l’annata record degli sbarchi
L’uomo risulta residente ad Anzio e impiegato regolarmente come operaio in una ditta edile della provincia di Roma. Essendo sbarcato 9 anni fa, con ogni probabilità si era dichiarato minore non accompagnato, uno status che gli avrà garantito un iter agevolato al momento dello sbarco in Italia.
A proposito di flussi irregolari: il parallelo tra gli sbarchi di oggi e quelli del passato è un aspetto da sottolineare per distinguere i fatti dalla propaganda. Secondo i numeri ufficiali forniti dall’ente Unhcr, tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2016 sono sbarcate in Europa 361.678 persone, di cui 181.436 in Italia. Praticamente la metà. Appare ancora più singolare che Renzi, in Senato, ora che siede sui banchi dell’opposizione, accusi il governo Meloni di non fare abbastanza per fronteggiare gli arrivi. Ora che i flussi migratori sono ridotti a meno di un quarto di quando governava il centrosinistra: nel 2024 sono arrivati in tutto 40mila. Contro i 181mila del governo Renzi. Ogni altro commento è superfluo.
Lo stupratore di Tor Tre Teste e il controverso permesso umanitario
L’altro dato singolare è il fatto che lo stupratore reo confesso di Tor Tre Teste aveva presentato richiesta di asilo politico. In un primo momento rigettata, la domanda era stata successivamente accolta: nel 2024 aveva ottenuto un permesso di soggiorno regolare rilasciato dalla Questura di Roma, per “motivi umanitari”.
Come sottolinea Libero, quest’ultima è una circostanza da approfondire, anche in considerazione del fatto che stando al “Global Peace Index” – sorta di “Indice della Pace Globale”, il Gambia risulta al 55° posto a livello mondiale, ed è il quarto Paese più pacifico dell’Africa subsahariana. Ha migliorato significativamente la sua posizione, salendo di 16 posizioni, classificato come Paese di “rara violenza politica e un forte stato di diritto, nonostante i recenti disordini civili”.
Un tema che evidenzia anche il presidente dei senatori, Maurizio Gasparri. Il caso «ripropone una serie di angosciosi interrogativi. L’autore di questo gravissimo atto di criminalità è un gambiano di 26 anni che aveva ottenuto un permesso di soggiorno speciale per motivi umanitari. Il che – nota Gasparri – conferma che in queste pratiche bisogna essere molto più attenti».