
La polpetta avvelenata
Fake news progressiste: al Giubileo nessun faccia a faccia tra la comunità Lgbt e Papa Leone XIV
La stampa di sinistra parla di svolta dottrinale, ma la realtà è diversa: l'organizzazione 'Noi Siamo Chiesa' si è registrata come singoli fedeli e l’autorizzazione è arrivata dal cardinale Grech, non dal Pontefice
Al “Giubileo delle Équipe sinodali e degli organismi di partecipazione”, un evento che comprenderà decine di associazioni e che culminerà in un incontro con il Santo Padre, sarà infatti presente anche la controversa associazione Noi Siamo Chiesa, nota per le sue posizioni eterodosse su molti temi della vita ecclesiastica. Cavalli di battaglia sono il cambio dottrinale sull’omosessualità, su cui il gruppo chiede apertura totale, la comunione ai divorziati risposati, l’ordinazione sacerdotale delle donne e il superamento del celibato ecclesiastico.
Nessun faccia a faccia tra Leone e la comunità Lgbt
Un’associazione molto problematica, insomma, la cui presenza in elenco ha dato adito a titoli entusiastici da parte della stampa progressista, che ha avuto gioco facile nel titolare che “Leone incontrerà un gruppo Lgbt”, lasciando intendere aperture dottrinali. Eppure ,questa narrazione è molto parziale e assume sempre di più i contorni di una “fake news”.
In primo luogo, non si tratterà di un incontro fra il Papa e l’associazione, ma di un incontro con una serie di gruppi, a cui otto rappresentanti di Noi Siamo Chiesa parteciperanno come singoli. Nessun faccia a faccia, nessun incontro dedicato.
Il via libera del cardinale Grech
Inoltre, il lasciapassare non è stato dato da Leone XIV, ma dal cardinale Grech, a seguito di una richiesta del responsabile di We Are Church International, Colm Holmes. Gli otto componenti infatti si erano registrati come singoli fedeli, senza ricevere risposta. Grech avrebbe quindi confermato la possibilità di partecipazione, estendendola a tutti i momenti del Giubileo, oltre a quelli del 24 ottobre. Opportunità, peraltro, già prevista per i singoli fedeli.
Un annuncio sul sito del Giubileo recitava infatti già in tempi non sospetti: “Visto il crescente interesse anche da parte di singoli fedeli non membri di équipe sinodali/organismi di partecipazione, la Segreteria Generale del Sinodo ha deciso di aprire loro la partecipazione ai lavori di venerdì 24 ottobre pomeriggio, fino a esaurimento posti, che si concluderanno con l’incontro con Papa Leone XIV”.
Le precisazioni del movimento
A puntualizzare la dinamica a Fanpage è la stessa rappresentante del movimento italiano, Elza Ferrario, che non manca di ammettere i rapporti problematici fra la sua associazione e la Santa Sede.
Titoli forzati e narrazione distorta
I titoli roboanti appaiono dunque, ancora una volta, una forzatura: un tentativo di tirare per la giacchetta il Papa, come accaduto tante volte nel precedente pontificato, per costruire una notizia inesistente.
Leone XIV però non sembra tipo da farsi “tirare in mezzo” e non concederà facili aperture dottrinali.