
Era fermo da giugno
Fabio Concato annuncia sui social: “Ho un tumore, devo fermare i concerti. Mi sto curando con fiducia”
Come è nata Fiore di Maggio
A Mario Luzzato Fegiz, in una splendida intervista per il Corriere della Sera, ha raccontato diversi aspetti inediti della sua carriera. A cominciare dalle origini del suo brano più celebre, Fiore di Maggio. «Concepito due settimane prima che nascesse, Carlotta nata nel 1983. Quelli che fanno il nostro mestiere, quando c’è un evento eccezionale come la nascita di una bambina… beh scrivono. La mia storia personale è ambientata in una località che si chiama Viserba, vicina a Rimini, dove mia nonna costruì la prima casa “forestiera” negli anni Venti. Io e la mia famiglia ci andavamo da metà giugno alla ripresa della scuola. Appena nata Carlotta è stata portata a Viserba, naturalmente. Era fine di giugno. Affittammo una casina per un paio di mesi. È una canzone che a me non sembrava così “potente”. E invece cominciò a “spaccare” (come dicono i giovani di oggi) subito».
Fabio Concato al Luzzato Fegiz: le canzoni di oggi? Manca la musica
Concato ricordava al giornalista: «Scrivo un pezzo ogni dieci anni. Non sarà troppo? Però non va dimenticato che io ho scritto 160 canzoni . “Fiore di maggio” è una buona canzone che ha resistito al tempo. Però ci sono canzoni altrettanto importanti…».
Sottostimate? «Un intero album come “Ballando con Chet Baker” è stato ignorato. Ma è successo anche ad altri artisti. Sa da cosa nasce la frustrazione? Quando la gente ti chiede “quando fai un disco nuovo?” e magari è uscito due mesi prima. Un disco può piacere o non piacere. Ma qualcuno te lo deve far ascoltare. Scrivere una canzone non è esattamente come cucinare, dove basta seguire una ricetta».
E sull’evoluzione della musica: «Il mondo mi sembra un manicomio. La musica sta cambiando. Mi auguro che questa fase porti a una musica più vera, più cantabile. Non critico chi fa rap… Mi sembra però che manchi la musica e non è cosa di poco conto. Sono certo che questa fase, in cui la musica è un po’ sacrificata, finirà e porterà a tempi musicalmente più felici».