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Due richiedenti asilo afghani stuprano una dodicenne, sotto accusa la polizia inglese: ha coperto l’identità degli arrestati

Esteri - di Laura Ferrari - 3 Agosto 2025 alle 13:56

Due richiedenti asilo afgani sono stati accusati del presunto stupro di una ragazzina di 12 anni, Ahmad Mulakhil, 23 anni, è stato accusato dello stupro della ragazza. Un secondo uomo, Mohammad Kabir, anche lui 23enne, è stato accusato di favoreggiamento dello stupro, nonché di strangolamento e rapimento della ragazza, che ora sta ricevendo cure specialistiche.

La violenza è avvenuta a Nuneaton, nel Warwickshire e ha sconvolto la piccola città delle Midlands. Nonostante l’enorme interesse che l’incidente ha suscitato a Nuneaton, fonti anonime della polizia locale hanno detto al Mail on Sunday che le autorità del Warwickshire ha consigliato ai consiglieri locali e ai funzionari di non rivelare le origini dei richiedenti asilo dei due sospetti, per paura di “infiammare le tensioni della comunità”.

Un abitante del posto ha contattato il quotidiano inglese accusando la polizia di un “insabbiamento”, nel tentativo di sopprimere le informazioni che il pubblico ha il diritto di conoscere.

Lo stupro del 31 luglio insabbiato: la polizia inglese minimizza

Ha detto che la polizia temeva che Nuneaton avrebbe dovuto affrontare proteste violente simili a quelle che hanno avuto luogo fuori da un centro per migranti a Epping, il mese scorso. Epping, nell’Essex occidentale, ha visto una serie di rivolte da parte della gente del posto preoccupata da quando un richiedente asilo etiope è stato accusato di diversi crimini sessuali all’inizio di luglio, pochi giorni dopo essere arrivato in Inghilterra con una piccola imbarcazione. Una situazione esplosiva che ha scatenato contro manifestazioni da parte dei movimenti progressisti.

La fonte citata dal Daily Mail ha spiegato la decisione: “Stanno mettendo a tacere la notizia perché non vogliono il ripetersi di una situazione di Epping”.

Sabato sera, la polizia del Warwickshire ha difeso la sua posizione, affermando in una dichiarazione alla stampa: “Ove pertinente, le informazioni sensibili sui luoghi, i dettagli del crimine e l’attività di polizia per catturare i trasgressori possono essere condivisi, con l’avvertimento che si tratta di informazioni sensibili o riservate e la divulgazione da parte di coloro che vengono informati potrebbe influire sulle future udienze in tribunale”. Insomma, la versione ufficiale è che la notizia sarebbe stata ‘insabbiata’ solo per permettere un ulteriore sviluppo delle indagini.

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di Laura Ferrari - 3 Agosto 2025