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Alessandro Venier

L'orrore di Gemona

Delitto di Udine, Mailyn lascia il carcere. Alessandro Venier voleva fuggire in Colombia insieme alla bambina

L'uomo, fatto a pezzi dalla madre e dalla compagna, aveva diversi precedenti penali e stava progettando la fuga in Sudamerica

Cronaca - di Paolo Cortese - 2 Agosto 2025 alle 19:40

Arriva la prima svolta per il delitto di Gemona, in provincia di Udine, dove Alessandro Venier è stato fatto a pezzi e lasciato in un bidone della spazzatura dalla madre e della compagna. Proprio quest’ultima, Mailyn Castro Monsalvo, è stata trasferita in una struttura protetta in base alla legge che consente, a chi ha figli di età inferiore a un anno, di poter assistere la prole. Il Gip ha invece convalidato l’arresto della mamma di Alessandro, Lorena Venier, di 61 anni, per la quale ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere. La donna è rinchiusa nel penitenziario di Trieste.

Alessandro Venier e le fuga progettata in Colombia

Alessandro Venier aveva progettato di fuggire in Colombia, contro la volontà della compagna, portandosi dietro la bambina. All’origine dell’idea, probabilmente, la condanna per lesioni volontarie che stava per diventare esecutiva. Ma le ombre sul passato dell’uomo sono diverse.

La droga, le denunce e i video virali

Frugando nel passato di Alessandro si scopre che, da giovane, alle scuole superiori, gli era stato contestato il reato di procurato allarme e quello di minacce; più tardi sarebbe stato protagonista anche di un episodio violento nei confronti di un ex collega, in paese. E poi, ancora, maltrattamenti di animali e numerosi atti di esibizionismo, alcuni dei quali sono divenuti virali nelle ultime ore, con video che hanno già migliaia di visualizzazioni. Ma aveva anche denunce per possesso e coltivazione di sostanze stupefacenti.

La bambina sarà affidata ai nonni

Sono state già avviate le pratiche per l’adozione della bambina da parte dei nonni materni. L’unica alternativa possibile considerando il coinvolgimento della mamma e della nonna paterna nell’omicidio di Venier.

Un omicidio premeditato

Gli inquirenti non hanno dubbi sul fatto che l’omicidio sia stato premeditato. La conferma arriva dall’acquisto della calce, utilizzata per coprire il cadavere di Venier, diversi giorni prima. La mamma di Alessandro ha reso piena confessione, addebitandosi tutte le colpe e dicendo di avere agito per “difendere la figlia che non avevo mai avuto”. La ragazza colombiana avrebbe invece istigato all’atto delittuoso la suocera.

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di Paolo Cortese - 2 Agosto 2025