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Corona a Filorosso: “Sugli audio di Raul Bova non sono indagato” (video) Lele Mora: “Fabrizio andrebbe preso a legnate”

Moreno premiata dagli ascolti

Corona a Filorosso: “Sugli audio di Raul Bova non sono indagato” (video) Lele Mora: “Fabrizio andrebbe preso a legnate”

I Video del Secolo - di Penelope Corrado - 5 Agosto 2025 alle 12:46

«Non ho il telefono sequestrato, non sono indagato. Niente. Tutta questa storia è una bufala clamorosa»: Fabrizio Corona racconta la sua verità, nel corso di un’intervista esclusiva rilasciata al programma “Filorosso”, condotto da Manuela Moreno, lunedì 4 agosto su Rai 3, e che ha dedicato un approfondimento al caso che vede al centro l’attore Raul Bova, vittima di violazione della privacy e di divulgazione di audio relativi a messaggi privati.

Anche stavolta il programma di approfondimento giornalistico in onda ogni lunedì su Raitre è stato premiato dagli ascolti: la puntata del 4 agosto ha infatti ottenuto 643.000 spettatori raggiungendo un lusinghiero 5,2% share.

Che cosa ha detto Fabrizio Corona a Filorosso

«È semplicissima la storia» ha detto Fabrizio Corona all’inviato di Filorosso, Salvatore Dama. «Il ragazzo, Federico Monzino, figlio di una famiglia ricchissima, una sera insieme alla ragazza, mi dice: “Ho questo audio”. A me non interessa, perché a me Bova non mi interessa, è uno che non fa notizia. Dopodiché vado a casa sua, lo trovo in condizioni pietose, chiamiamo Martina, ci accordiamo, sento gli audio, ci penso un giorno, dopodiché mi torna in testa e mi dico: “Gli audio valgono”. Torno indietro, mi gira gli audio e me ne vado via. I file vengono mandati volontariamente, non estorti».

“Monzino non sta bene, ha chiamato Raul Bova per gioco”

«Succede che – prosegue Corona – e questo non lo sanno neanche gli inquirenti, che il ragazzo non sta bene e per gioco insieme a un suo amico telefona a Raul Bova e dice: “guarda che c’è Falsissimo. Se mi fai un regalo e ci sono quelle chat. Ma questo tre giorni prima della puntata, non tre settimane prima, non dieci. Non c’è un sistema Martina Ceretti che ricatta le persone. La Polizia il giorno dopo viene da me con la notizia sui giornali: ‘A Corona hanno sequestrato il telefono’. Ma quale telefono? La Polizia viene a dirmi: ma come è andata la storia? Ho raccontato tutta la storia e si son fatti due risate. Non mi hanno chiesto neanche le chat. Non ho il telefono sequestrato, non sono indagato. Niente. Tutta questa storia è una bufala clamorosa».

Lele Mora: “Corona combina solo guai, andrebbe preso a legnate”

La trasmissione di Manuela Moreno ha intervistato anche l’agente dei Vip Lele Mora, che non ha lesinato critiche sulla vicenda degli audio di Raul Bova: “Corona purtroppo non accetta consigli da nessuno. Fa solo dei guai. Bisognerebbe dargli tante legnate. Però bisogna vedere chi è che gliel’ha dati e per quale motivo poi sono stati pubblicati”.

“Vanno di moda gli influencer, ma è il successo di un attimo”

«La gente in questo periodo ama il prurito delle cose”, ha aggiunto Lele Mora. «Il pettegolezzo, i fatti degli altri, le cose che non sono serie. È il pubblico che cerca queste cose». Sulla ricerca del successo a tutti i costi, l’agente dei vip ha spiegato di incontrare ancora tante persone «che hanno voglia di questo successo. Ma il successo è se tu hai qualcosa da dire o da dare. Sennò che successo è? È il successo di qualche minuto, ma è meglio starci fuori. Tra quelli che ho incontrato e conosciuto, c’è gente che è disposta a tutto: a spendere soldi, a dare addirittura il proprio corpo e la disponibilità in tante cose. C’è gente che viene da me e mi dice: ‘Dimmi quanto ti devo dare per diventare famoso’. Io rispondo: ‘Niente, perché il successo deve essere e deve avvenire nel momento in cui tu hai del talento, che puoi trasmettere qualcosa a qualcun altro, ma non per i pettegolezzi, che vanno e se li porta via il vento’».

Sull’avvento degli influencer Lele Mora ha spiegato che «ora vanno di moda. Fare l’influencer è fare un lavoro. Tanta gente ci prova. Corona ci prova per fare i soldi. C’è gente che ci prova per avere un po’ di notorietà e popolarità e ci prova perché è convinta che può esserci chissà che cosa. Bisogna saperlo il dopo cosa è. Io ho 70 anni. Pensa quante ne ho viste, quante ne ho incontrate, quanta gente ho avuto intorno».

«Ho una media di cento, centocinquanta persone al giorno – ricorda Mora – che mi chiamano perché vogliono fare i programmi popolari. Però io credo che a volte sia meglio starne fuori. Oggi è tutto fattibile, tutto vale un attimo».

 

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di Penelope Corrado - 5 Agosto 2025