
Animalisti in allarme
A Cogne c’è un nuovo “giallo”: è caccia al serial killer dei gatti. Scomparsi nel nulla quindici felini
La strage dei gatti, a Cogne, inizia a far registrare numeri impegnativi: sono già quindici, nelle zone di Sonveulla e Lillaz, quelli scomparsi nel nulla. Il Comune di Cogne ha invitato chiunque abbia animali domestici dispersi da diversi giorni a presentare denuncia presso i Carabinieri o la Polizia Locale. Ad oggi sono già due le denunce formali presentate. Le cause delle sparizioni rimangono oscure: si stanno valutando varie ipotesi, ma nessuna certezza sul coinvolgimento di predatori selvatici o azioni umane. Gli animali, abituati a muoversi liberamente tra i boschi e i prati a 1.600 metri di quota, erano parte integrante della quotidianità dei due borghi che, insieme, contano poco più di cento abitanti. Alcuni erano dotati di Gps, abituati a fronteggiare i predatori selvatici come volpi o lupi. Eppure, in questo caso, secondo quanto riportato dai proprietari, «i gatti sembrano svaniti da un giorno all’altro, senza lasciare tracce, come se si fossero volatilizzati».
Quasi del tutto esclusa la pista della predazione animale anche perché due gatti sono stati già rinvenuti privi di vita all’interno di sacchi della spazzatura, abbandonati in un cassonetto. A lanciare l’allarme è l’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, che parla apertamente della possibile presenza di un «serial killer di gatti» anche a Cogne. «Nei paesi di montagna – scrive l’associazione in una nota – è normale che i gatti vivano all’aperto, ma in questo caso non ci sono segni di attacchi da parte di altri animali. Il sospetto è che dietro le sparizioni ci sia una mano umana. Invitiamo i residenti a proteggere i propri animali domestici per evitare ulteriori episodi».
A Cogne il 30 gennaio 2002, nella frazione Montroz di Cogne (Valle d’Aosta), il piccolo Samuele Lorenzi, di tre anni, viene trovato morto nel letto dei genitori dopo aver subito almeno 15‑17 colpi alla testa con un corpo contundente, mai ritrovato. Per quel delitto fu arrestata e condannata la madre, Annamaria Franzoni.