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patrimonio pippo baudo

I conti del conduttore

A chi andrà l’eredità di Pippo Baudo: sei milioni in case e terreni, c’è persino un mandorleto

Una chiesa gremita di persone ai funerali di Militello, dall’omelia sentita del vescovo all’omaggio della Rai. Ma tutti si chiedono a chi andrà il patrimonio immobiliare costruito negli anni dal re della televisione italiana

Cronaca - di Ginevra Lai - 21 Agosto 2025 alle 13:28

Il suo nome resterà legato alla televisione italiana, ma chi conosceva bene Pippo Baudo sa che la sua seconda, instancabile passione era un’altra: il mattone. Per decenni ha comprato, rivenduto, donato, sempre con fiuto e tempismo, accumulando un patrimonio che oggi vale, secondo le stime Cerved-catasto, circa sei milioni di euro.

Una piazza gremita per l’addio

A Militello Val di Catania, paese natale del conduttore, sono arrivate oltre duemila persone già prima della cerimonia funebre, e nel corso del pomeriggio la folla ha raggiunto quota cinquemila. Trecento hanno trovato posto all’interno della chiesa di Santa Maria della Stella, gremita fino all’ultimo banco, mentre la piazza seguiva la funzione sui maxi-schermi. A garantire l’ordine c’erano oltre quattrocento uomini delle forze dell’ordine. La messa è stata presieduta dal vescovo di Caltagirone, monsignor Calogero Peri.

«Prima di morire Pippo mi ha confidato: “Il successo da solo non basta a riempire il cuore e a rendere felici”», ha rivelato nell’omelia don Giuseppe Albanese, padre spirituale del conduttore. Lo stesso sacerdote ha raccontato come Baudo, negli ultimi momenti, avesse parlato di «bisogno di purificazione durante il dolore», ringraziando tre volte in lacrime dopo la comunione. E ancora, il riferimento al coraggio «contro la mafia, un male da estirpare ricercando sempre e comunque la legalità». L’omelia, accolta da lunghi applausi, ha restituito l’immagine di un uomo che seppe entrare nelle case degli italiani con garbo e generosità.

In mattinata il consigliere Rai Davide Di Pietro aveva annunciato l’intenzione di proporre l’intitolazione del Teatro delle Vittorie a Pippo Baudo: «È un atto che non solo renderebbe omaggio a un maestro che ha segnato la vita professionale di tutti noi, ma che rafforzerebbe la memoria collettiva e il legame tra l’azienda, i suoi dipendenti e il pubblico».

Patrimonio e lasciti

Ma cosa lascia? Secondo i dati catastali, oggi restano intestati a Baudo quattro appartamenti e un lastrico solare a Roma, oltre a diciassette terreni, quasi tutti in Sicilia e uno nel Lazio. Sei appezzamenti incolti nelle campagne di Siracusa hanno scarso valore, mentre molto più consistenti sono i nove terre intorno a Noto: due vigneti, un mandorleto, cinque seminativi e un lotto ancora incolto. Un ulteriore terreno agricolo si trova a Fiano Romano, alle porte della Capitale. Tutto entrerà nell’eredità destinata ai figli Alessandro e Tiziana, cui era già stato intestato, nel 1993, un loft a Tremestieri Etneo.

Gli anni con Alida Chelli e la battaglia giudiziaria

Non meno significativa è la storia degli immobili di via della Vite, nel cuore di Roma. Baudo non li comprò, li ottenne nel 1985 tramite un sequestro conservativo disposto dal tribunale civile a seguito della causa intentata contro la sua ex compagna Alida Chelli, con la quale aveva condiviso sette anni di vita. Tre appartamenti e un lastrico solare passarono così nella disponibilità della sua società Starprogramme, per poi tornare direttamente a lui allo scioglimento della stessa nel 2016.

Plusvalenze e fiuto

Il primo affare immobiliare lo concluse nel 1978 con un piccolo appartamento all’Acqua Traversa, rivenduto un anno e mezzo dopo con un guadagno secco di 40 milioni di lire, circa ventidue in contanti. Subito dopo investì in un trilocale in via Flaminia per 60 milioni di lire, ceduto due anni più tardi al Grand Hotel di Rimini con un’altra corposa plusvalenza di ben 48 milioni. Da allora il copione non cambiò: acquistava, ristrutturava, rivendeva. Nel 1990 entrò nel mercato degli uffici con un immobile in viale Angelico, donato poi nel 2003 alla storica assistente Dina Minna, che lo vendette dieci anni dopo con il suo consenso.

La villa in Sardegna

Un capitolo a parte merita la villa di Torre delle Stelle, in Sardegna, acquistata nel 1991 insieme a Katia Ricciarelli. Attraverso una società monegasca, Baudo e la moglie ne divennero proprietari, salvo poi cederla e ricomprarla negli anni successivi fino a diventarne unico titolare poco prima della separazione. Nel 2018 la rivendita definitiva, dopo aver fatto estinguere due contenziosi giudiziari pendenti sulla proprietà.

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di Ginevra Lai - 21 Agosto 2025