
La vis giacobina scuote il M5S
Vade retro Ricci: spunta il giustizialismo grillino contro il candidato del Pd nelle Marche. Si prepara una fronda anti Conte…
“Credo si debba essere disposti a mettere da parte un nome, se questo nome rischia di minare la credibilità della politica". Il deputato del Movimento 5 stelle Dario Carotenuto in un colloquio col Foglio contesta l'"attendismo" di Giuseppi
Si risveglia l’anima giustizialista nel M5S e sono spine nel fianco per Giuseppe Conte e per l’alleanza col Pd nelle Marche. C’è chi non esiterebbe a far saltare l’intesa e mollare Matteo Ricci, il candidato del centrosinistra raggiunto da avviso di garanzia. Si tratta del deputato del Movimento 5 stelle Dario Carotenuto. In un colloquio con il Foglio fa intendere che la pausa di riflessione che si sta prendendo Conte prima di decidere sulla partita Marche lo vede molto ma molto perplesso, Per non dire contrariato. Il tintinnar di manette è un po’ il richiamo della foresta per la vecchia anima grillina. “Ricci, non grazie”, è il titolo eloquente dell’articolo del Foglio.
Ricci: chi è il grillino che farebbe volentieri saltare il banco
“La politica deve recuperare credibilità, e per farlo dev’essere disposta a fare dei sacrifici. Dev’essere persino disposta a perdere le elezioni”. Disposti a tutto, disposti a perdere, disposti a mollare Ricci. Non ci penserebbe un attimo Carotenuto. Il Campo largo marchigiano non dovrebbe “sacrificare”, il candidato dem Matteo Ricci?, è la domanda che pone Ginevra Leganza. Risposta inequivocabile: “Credo si debba essere disposti a mettere da parte un nome, sì, se questo nome rischia di minare la credibilità della politica. Conte fa bene a riflettere. Ma fosse per me, non se ne dovrebbe neanche parlare”. Il tutto è tragicomico. Conte tiene a “bagnomaria” il Pd sulla partecipazione all’alleanza nelle Marche. Dice che vuole attendere l’interrogatorio di Matteo Ricci, fissato al 30 luglio. Dal canto suo sa bene che il lodo Ricci chiama il lodo Fico in Campania. Della serie: cara Elly, appoggio il tuo candidato nelle Marche se Roberto Fico sarà il candidato governatore in Campania.
Elly Schlein rimane appesa al responso di Conte in un gioco di equilibrismi cheail grillino Carotenuto non piace affatto. Il che farebbe emergere una fronda all’interno del partito di Conte. Gli scontenti delle tante contorsioni, il “tribunale morale” dei Cinquestelle che si risveglia e maldigerisce le inchieste che in queste settimane sono giunte copiose riguardanti amministrazioni Pd.
Conte il temporeggiatore
Pertanto, “Fa bene Conte – dice quindi Carotenuto – a prendersi tutto il tempo che serve. L’asticella dev’essere più alta possibile; altrimenti finisci per vincere tanto per vincere, e non invece per cambiare le cose. Incidere sulla realtà è l’ambizione che ha mosso tutti noi che abbiamo iniziato a fare politica con il Movimento.” Da tempo le ambizioni e le aspirazioni di Conte sono ben diverse. Andando al sodo, Ricci si dovrebbe ritirare?. La risposta è eloquente: “Per me i confini morali sono più importanti del consenso, e questo è quanto”. Giustizialismo allo stato puro. Conte ha un problema. Nei gruppi parlamentari dei 5stelle non sono pochi coloro che si arrogano il ruolo di “giudici politici”. Averli dentro l’alleanza è un problema anche per Schlein. Che alleanza sgangherata…