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Usa, i narcotrafficanti venezuelani del “Cartello dei soli” nel mirino dell’antiterrorismo: sono vicini a Maduro

Guerra aperta

Usa, i narcotrafficanti venezuelani del “Cartello dei soli” nel mirino dell’antiterrorismo: sono vicini a Maduro

Esteri - di Gabriele Caramelli - 27 Luglio 2025 alle 08:30

Gli Usa hanno inserito il “Cartello dei Soli”, ossia un gruppo di narcotrafficanti, nella lista delle organizzazioni terroristiche globali. Secondo l’accusa, gli spacciatori sarebbero legati al presidente venezuelano Nicolas Maduro e di collaborare con altri gruppi criminali come il “Cartello di Sinaloa” messicano e la gang del “Tren de Aragua”. “L’azione di oggi espone ulteriormente il narcoterrorismo facilitato dal regime illegittimo di Maduro”, ha ribadito il segretario del Tesoro Scott Bessent, sottolineando l’impegno dell’amministrazione Trump nel contrasto alle minacce contro la sicurezza degli Stati Uniti. Per giunta, la tesoreria americana ha spiegato che tutti i beni collegati al gruppo criminale venezuelano, presenti negli Stati Uniti o detenuti da cittadini americani, saranno bloccati a seguito della nuova designazione. Nel frattempo, La Casa Bianca ha assicurato l’utilizzo di “tutte le risorse disponibili” per non consentire a Maduro di continuare ad approfittarsi di queste attività criminali.

Il “Cartello dei soli” è vicino a Maduro: gli Usa lo inseriscono nella lista dei terroristi

Il governo di Caracas non ha ancora commentato le accuse provenienti dal governo americano, anche se in passato Maduro ha definito le imputazioni di questo tipo come parte di una “campagna diffamatoria” orchestrata dagli Usa. Secondo Washington, il “Cartello dei soli” sarebbe formato da alti funzionari del governo venezuelano, oltre ad essere coinvolto nel traffico di droga, tratta di esseri umani, sfruttamento sessuale e riciclaggio di denaro. Inoltre, il dipartimento di Stato ha definito il gruppo come “un’organizzazione terroristica guidata dal dittatore Nicolás Maduro” che “sostiene terroristi che invadono il nostro Paese per arricchirsi e diffondere violenza nelle nostre comunità”.

 

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