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Una bomba russa ammazza Artom Naliato, italiano d’adozione: era tornato nella “sua” Ucraina per difenderla

Da Padova

Una bomba russa ammazza Artom Naliato, italiano d’adozione: era tornato nella “sua” Ucraina per difenderla

Cronaca - di Robert Perdicchi - 23 Luglio 2025 alle 08:37

“Con immensa tristezza salutiamo Artiom Naliato che ha scelto di combattere una guerra che portava nel cuore per la libertà del suo Paese d’origine a cui si sentiva profondamente legato. Ci stringiamo attorno al dolore della Famiglia per il vuoto lasciato”, ha scritto su Fb Massimo Cavazzana, sindaco di Tribano, piccolo paese nella provincia di Padona. E’ morto in Ucraina Artiom Naliato, 21 anni, italiano di origini ucraine adottato da una famiglia patavina e tornato nella sua terra d’origine per combattere contro i russi.

Artiom Naliato ucciso da un missile russo

Artiom Naliato è stato colpito da un missile piombato su un campo di addestramento militare. Di origini ucraine, dopo l’invasione russa del febbraio 2022 aveva scelto di imbracciare le armi per difendere il suo Paese come volontario. Alcune settimane fa era rientrato nella cittadina padovana quindi era ripartito per il fronte. La morte risale a lunedì scorso. Il 21enne era rientrato da San Luca Tribano solo qualche giorno fa. Il 21 luglio un missile russo ha colpito la struttura dove alloggiava: il giovane è stato trasportato in ospedale ancora in vita, ma i medici non hanno potuto fare niente per salvarlo, le ferite erano troppo gravi.

Naliato lavorava per la Aries Srl, agenzia vicentina per la sicurezzaa. Alessio Raffo, direttore operativo, lo ha ricordato così: «Ho provato in tutti i modi a dissuaderlo dal partire, ma era testardo, determinato. Era un soldato dentro. La sua correttezza e generosità resteranno un esempio per tutti. Le guerre distruggono ciò che di più umano abbiamo: l’amore, l’amicizia, la speranza. Mi ha insegnato più lui di quanto io abbia insegnato a lui. Non lo dimenticherò mai»

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di Robert Perdicchi - 23 Luglio 2025