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Toscana, la velata minaccia di Giani ad Elly Schlein: “Senza di me la vittoria non è scontata…”

Il governatore uscente non è gradito a Cinquestelle e Avs. In un'intervista lancia una sorta di messaggio a Largo del Nazareno, ma non cessa l'ostracismo dei partiti alleati nei suoi confronti

Politica - di Paolo Cortese - 9 Luglio 2025 alle 08:37

La Toscana rischia di essere un’altra polveriera per Elly Schlein. Il governatore uscente, Eugenio Giani, non è gradito praticamente a tutta la coalizione di centrosinistra. In un’intervista a La Stampa il presidente della Regione sottolinea in maniera diretta che senza la sua ricandidatura la vittoria non è affatto certa.

Le parole di Giani

Giani smentisce che tutta la coalizione sia contraria alla sua ricandidatura: “Non è proprio così. I Verdi mi sostengono e da parte della Sinistra italiana c’è una posizione costruttiva sul mio nome. Quanto ai 5 stelle, spero che non ci si fermi su polemiche del passato, ma che si voglia guardare avanti”. Ma non può non evidenziare lo scontro con i pentastellati , “Sul progetto del passante per l’alta velocità ferroviaria, sull’ampliamento dell’aeroporto di Firenze, all’epoca anche sul rigassificatore a Piombino. Ma sono tutte cose superate, nel senso che sono ormai passate su un piano nazionale“.

“Senza di me vince Tomasi”

Al giornalista che gli chiede se la Toscana sia comunque ancora una roccaforte rossa, a prescindere dalla sua ricandidatura, Giani dice: “Non è così, si fidi. Qui non c’è più il voto rosso delle vecchie sezioni del Pci, la vittoria non è scontata. E il probabile candidato del centrodestra, Alessandro Tomasi, è primo per gradimento tra i sindaci toscani: nel confronto con me non sfonda, con altri non so”. Un messaggio chiaro e diretto alla segretaria nazionale di Largo del Nazareno: senza di me non vinci.

Il silenzio nei rapporti con la Schlein

Giani conferma che da tempo non sente la segretaria: “Non negli ultimi giorni, ma con lei c’è sempre uno scambio di opinioni positive. Penso che la Toscana su tante cose possa essere un modello per il Pd, da riproporre a livello nazionale. Come sugli asili nido gratis o sulla realizzazione di 77 case di comunità per potenziare la sanità territoriale, e sulla possibile sostituzione alla guida della Regione nega di averlo saputo da Roma: “No, l’ho letto sui giornali, ma non mi interessa il gossip. E poi uno con il mio consenso, con i rapporti che ho costruito in dieci anni, prima da presidente del Consiglio regionale e poi presidente di Regione, non lo sostituisci in un mese”

 

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