
Contro l'Islam radicale
Moschee abusive, presidio della Lega e dell’associazione Italia-Iran a Milano. Sardone: “Escono come i funghi” (video)
La Lega, assieme all’associazione Italia-Iran, ha organizzato una protesta contro le moschee abusive a Milano. Anche le due europarlamentari del Carroccio Anna Maria Cisint e Silvia Sardone hanno partecipato al presidio assieme agli altri militanti. Sardone ha ricordato che la contestazione ha avuto luogo davanti al centro culturale Imam Ali per un motivo ben preciso: «Qui c’è stata l’apologia del generale iraniano Qassem Soleimani», ucciso da un attacco missilistico americano il 3 gennaio 2020. In seguito, Cisint ha annunciato che oggi «il Consiglio di Stato ha detto chiaramente che le moschee irregolari vanno chiuse. Siamo davanti a un luogo che predica la dittatura e la sottomissione delle persone», rimarcando l’importanza del valore della legalità.
Nel video pubblicato da Alanews, una donna dell’associazione Italia-Iran ha spiegato che la sua organizzazione «combatte per riportare la libertà nella nazione iraniana» contro il regime teocratico islamista. «Abbiamo soci italiani e iraniani – prosegue – siamo qui per dire che questi centri musulmani vengono dal gruppo fondamentalista che ha conquistato il nostro Paese. Adesso hanno anche una sede qui in Italia e la legge deve controllarli».
Lega in presidio contro le moschee abusive. Sardone: “Escono fuori come i funghi”
Dopo aver denunciato di essere stata vittima di minacce da parte di alcuni Imam assieme alla collega Cisint, Silvia Sardone ha evidenziato che in Italia le moschee abusive «escono fuori come i funghi: non c’è una settimana in cui non riceviamo segnalazioni di un nuovo centro abusivo». Successivamente ha ricordato che «il sindaco Giuseppe Sala aveva promesso di chiuderne diverse, ma non l’ha fatto» e intanto questi luoghi «si moltiplicano giorno dopo giorno». Infine, l’eurodeputata leghista ha ribadito che quanto accaduto nel centro culturale Imam Ali, a proposito della glorificazione di Soleimani, «rappresenta a pieno il rischio del terrorismo islamico e della radicalizzazione presente nelle moschee abusive, dove non vige alcun controllo».