
Piccoli scandali crescono
Emiliano nei guai: si autonomina nel Consiglio d’indirizzo del Petruzzelli e l’Anac apre un fascicolo. FdI: game over
Il potente governatore pugliese nel mirino dell'Anticorruzione. Mollicone: "Ricorda Mangiafuoco che faceva esibire Pinocchio come mastro burattinaio e su gentile concessione della direzione... che era sempre lui. Ma la Puglia non è il paese dei balocchi"
Pd nei guai anche in Puglia. Da Milano, passando per Pesaro e Torino fino a Bari “piccoli scandali crescono”. Se in Lombardia siamo agli avvisi di garanzia e alle richieste di arresti in Puglia siamo ai primi vagiti di un’istruttoria. Nel mirino l’autonomina del governatore della Regione, Michele Emiliano, nel Consiglio d’indirizzo della Fondazione Lirico-Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari. A volerci vedere chiaro, come anticipa l’Adnkronos, è l‘Anac, l’agenzia nazionale anticorruzione, che ha aperto un fascicolo sul caso.
Emiliano si autonomina nel consiglio d’indirizzo del Petruzzelli
Al consiglio “spettano – si legge – “penetranti poteri di governo e controllo dell’istituzione, nonché tutti i poteri di nomina e revoca delle figure apicali, di approvazione dei bilanci e di redazione e modifica dello statuto e dei regolamenti. Lo Statuto stabilisce infatti che “un componente del Consiglio è nominato dal presidente della Regione Puglia”. L’autonomina porta la data del 26 giugno 2025. La decisione solleva – ricostruisce l’agenzia di stampa – molti interrogativi. Il primo alla luce dell’articolo 16 dello Statuto della Fondazione Petruzzelli, fondazione di diritto privato, che attribuisce la competenza della nomina, “non genericamente alla Regione Puglia, la quale finanzia le attività della Fondazione con un contributo di 3 milioni di euro l’anno, ma direttamente in capo al presidente”. Così facendo Emiliano, finirebbe per rivestire contemporaneamente il ruolo di soggetto che ha decretato la nomina e di nominato.
L’Anac apre un’istruttoria, tutti i dubbi sullo statuto
Ma i dubbi riguardano anche il mancato rispetto di un’altra disposizione statutaria. Quella che recita che “i componenti del Consiglio di Indirizzo esercitano in piena autonomia le loro funzioni. E rispondono soltanto nei confronti della Fondazione dell’esercizio delle medesime. Essi non rappresentano i soggetti pubblici o privati che li hanno designati o nominati, né ad essi rispondono”. Quanto avviene al Petruzzelli di Bari non risulta avere precedenti nelle Fondazioni Liriche italiane. Infine la firma del decreto di nomina, che è del vicepresidente della Regione, Raffaele Piemontese, e non direttamente del presidente Emiliano, così come dispone lo Statuto.
FdI: vergognoso, Emiliano chiarisca subito
Per la politica è un terremoto- “Quanto accade in Puglia è vergognoso”. Così il senatore di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo che parla di una “auto-nomina pericolosa. “Spero che Emiliano abbia il coraggio di chiedere scusa e di fare un passo indietro. Ne vale l’autorevolezza dell’istituzione che rappresenta”. Non è più tenero il deputato pugliese di Fratelli d’Italia, Giandonato La Salandra. “Il presidente della Regione Puglia è ormai al game over, non ha più una maggioranza. È afflitto dalla guerra interna al Pd con l’enfant prodige Decaro e le tenta tutte, senza alcuna decenza. Ben venga l’intervento di Anac ma i pugliesi devono comprendere che il metodo Emiliano non ha fatto altro che produrre disastri e saccheggi e favorire se stesso fino all’ultimo”. Sogno o realtà? si chiede anche Saverio Congedo di FdI. “Nel Pd c’è molta confusione tra l’avviso di garanzia a Ricci candidato nelle Marche, l’inchiesta urbanistica a Milano che travolge Sala, l’inchiesta Rear a Torino che coinvolge il parlamentare Laus. Se quindi il segretario Schlein uscisse dal letargo del Nazareno, battesse un colpo e si esprimesse sui suoi, ne saremmo felici. Restiamo in fiduciosa attesa”.
Emiliano – è il commento di Federico Mollicone – “ricorda il personaggio di Mangiafuoco che faceva esibire Pinocchio in quanto mastro burattinaio e su gentile concessione della direzione… ‘che era sempre lui’. Se non fosse un atto indecente e contro la libera autonomia dei componenti del consiglio ci sarebbe quasi da ridere. Invitiamo, quanto prima, il presidente Emiliano a un rapido ripensamento. Nonostante i consolidati sistemi di potere da lui mossi . conclude il presidente della commissione Cultura della Camera – la Puglia non è il paese dei balocchi”.
Anche FdI-Ecr chiede una immediata e pubblica spiegazione. “Un conto è rappresentare le istituzioni, un altro è considerarle proprietà personale. Il Teatro Petruzzelli non è casa sua”. Così gli europarlamentari Chiara Gemma, Michele Picaro e Francesco Ventola. “Parliamo di una nomina che non ha precedenti nel rispetto del principio di imparzialità amministrativa”