
Riconoscimento unanime
Da “pericolo nero” a “guida d’Europa”: il Time e Le Point celebrano Meloni e riscoprono l’Italia come modello
Il settimanale americano la definisce una delle figure più influenti d'Europa, i francesi la prendono a esempio e si complimentano per il risveglio economico italiano. La premier conquista un rispetto trasversale e cambia l'immagine del Paese nel mondo
Un tempo bollata come una minaccia, oggi studiata come un modello. Giorgia Meloni, da «outsider» a volto di un’Italia che sorprende e si impone. La copertina del settimanale americano Time e un’inchiesta della rivista francese Le Point ne consacrano l’ascesa.
Meloni sulla copertina del Time
«Where Giorgia Meloni is leading Europe», così titola la copertina del Time, che si interroga su dove stia conducendo l’Europa la leader di Fratelli d’Italia. L’articolo, firmato da Massimo Calabresi, delinea un ritratto complesso e sfaccettato del presidente del Consiglio. Immancabile, nell’anticipazione, il consueto richiamo al fascismo: per la stampa estera resta il passe-partout interpretativo, la cornice da cui partire e da cui – a loro dire – Meloni «non può sottrarsi». All’indomani della vittoria del 2022, la sua elezione fu infatti letta come una «pericolosa svolta a destra», al punto che lo stesso Joe Biden la indicò come simbolo di un possibile autoritarismo globale.
Un riconoscimento unanime: “Ha spiazzato tutti”
E invece Meloni ha sorpreso. «Ha spiazzato i suoi oppositori». Non rinnegando sé stessa, ma scegliendo una postura diversa. «In Patria ha moderato alcune delle sue posizioni più radicali, mentre sulla scena internazionale si è mostrata più pragmatica che ideologica», scrive il settimanale americano. Il risultato? Un rispetto trasversale, che accomuna figure molto distanti tra loro: da Joe Biden alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, fino al vicepresidente americano J.D. Vance. Tre nomi, tre mondi, un riconoscimento unanime.
Un profilo affilato e curioso nei dettagli giovanili
Il profilo tratteggiato è affilato, curioso, ampio. Ricostruisce la Meloni degli inizi, quella che nei primi anni Novanta si riconosceva «in un piccolo gruppo di outsider del Fronte della Gioventù, che si autodefinirono Seagull ‘Gabbiani’», ispirati da Il gabbiano Jonathan Livingston di Richard Bach, romanzo breve del 1970.
Citato anche l’aneddoto ormai noto dell’involontario incendio in casa, che ha visto protagoniste una piccolissima Giorgia Meloni e la sorella Arianna. Un rogo che «diede a Giorgia più coraggio, l’ha resa quella che è oggi», come racconta la maggiore. «Forse è per quello che mi sono unita al Msi, per la fiamma», l’ironia del primo ministro.
Le Point: “Italia incredibile”
A suggellare questa virata nella percezione internazionale, arriva anche la rivista francese Le Point. Copertina eloquente: «Italia incredibile». E una domanda che in Francia suona quasi come un’ammissione di colpe: «La Francia potrebbe prendere esempio?». L’Italia, si legge, «ritrova smalto e vitalità economica», mentre Parigi con Emmanuel Macron si scopre perplessa, spaesata. Il Belpaese – che era «l’antico cattivo scolaro dell’Eurozona» – oggi viene studiata come un caso di stabilità. Una parola bandita per anni, che nei mille giorni di Meloni a Palazzo Chigi torna a farsi concreta.
Merito di cosa? Secondo i colleghi francesi, «di un approccio pragmatico su immigrazione, finanza ed Europa». Nessuna funambolica giravolta, ma piuttosto l’abilità di un’«acrobata» – così viene definita la premier – capace di mantenere l’equilibrio tra gli scenari incerti del nostro tempo.
Una lezione europea
Il paradosso è evidente. Mentre l’Europa progressista si mostrava impaurita dal nuovo, la destra italiana costruiva equilibrio. Mentre a Bruxelles si gridava al lupo, Roma tesseva rapporti. Meloni non ha normalizzato se stessa: ha obbligato gli altri a guardare in faccia la realtà. Ora è «la donna forte d’Europa».
Le reazioni di FdI: un riconoscimento che ci inorgoglisce
«Da Roma a Bruxelles, fino a Washington: la premier è oggi una delle voci più autorevoli della nuova Europa – commenta Antonio Giordano deputato di FdI – Forte, determinata, credibile». E soprattutto: «capace di ridisegnare il futuro del continente».
Mauro Malaguti di FdI si chiede poi, retoricamente, «quante volte il Time ha dedicato la copertina a un politico italiano?». Giorgia Meloni – sottolinea – «è oramai internazionalmente riconosciuta la dimensione di statista, e anche l’articolo che le viene dedicato lo sottolinea. Il premier italiano ha dissolto tutti i preconcetti su un governo di destra, portando con sé una Nazione prima di lei relegata alla marginalità della politica internazionale».
Infine, per Elisabetta Gardini, vicecapogruppo di FdI a Montecitorio, «dal 2022 a oggi Meloni ha saputo sorprendere per il suo pragmatismo e per la capacità di costruire relazioni solide con leader di ogni orientamento. Una leadership solida, coerente e riconosciuta, che proietta l’Italia oltre i propri confini restituendole il ruolo di protagonista in Europa e nel mondo».