
A Senigallia
Acquaroli: “In cinque anni abbiamo ricostruito le Marche dopo i disastri del passato: sanità eccellente e voglia di rivincere”
Il governatore chiude la due giorni di Senigallia facendo il bilancio della sua esperienza e ricordando i tanti successi ottenuti dalla coalizione di centrodestra nonostante le continue emergenze
In cinque anni abbiamo ricostruito le Marche e ci presentiamo agli elettori consapevoli di poter ottenere ancora la loro fiducia. Cosi il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, ha chiuso la due giorni di Senigallia sul made in Italy organizzata da Fratelli d’Italia. “In cinque anni abbiamo dovuto ricostruire il territorio, dalla gestione della pandemia, con tutte le iniziative volte a riportare la normalità, all’emergenza della ricostruzione post-sisma, all’alluvione del 2022 e alla carenza infrastrutturale, che faceva di questa una regione isolatissima nonostante sia collocata in centro Italia”, ha detto il governatore, rispondendo alle domande del direttore del Corriere Adriatico, Giancarlo Laurenzi.
Acquaroli: “Dal sisma alla sanità superate le emergenze”
“Il risultato che Fratelli d’Italia ha raggiunto nelle Marche – ha sottolineato Acquaroli – è frutto di un lavoro di squadra, perché la politica non si fa solo sotto campagna elettorale, ma soprattutto si lavora negli anni per ottenere un risultato. A me interessa – ha aggiunto – ciò che faccio oggi per dare dignità, orgoglio, credibilità e futuro a questa regione. Fondamentale è credere in quello che facciamo: in questo territorio tutti devono impegnarsi al massimo, crederci e lavorare”. “Abbiamo cercato di ricostruire uno strumento di riscatto di questo territorio e oggi possiamo competere, abbiamo tante eccellenze straordinarie, su tutti i settori”, ha aggiunto Acquaroli.
“Decisiva l’interlocuzione con il governo Meloni”
Parlando delle iniziative e delle cose messe in campo, il presidente ha detto: “Lo abbiamo fatto con l’utilizzo della programmazione europea, e soprattutto dopo l’insediamento del governo Meloni, con un’interlocuzione istituzionale che ci ha consentito di dare risposte a tante domande che erano rimaste nel dimenticatoio per anni. E lo abbiamo fatto cercando di dare una serie di riforme che le Marche aspettavano da anni, a partire da quella sanitaria“.
“Primi in Italia nel pagamento dei fondi europei”
“Io sono affezionato a questa sfida di territorio-ha aggiunto Acquaroli-. Il risultato penso sia dovuto a una squadra, ovvero dagli iscritti fino a chi sta in Parlamento. La politica la si fa negli anni. Io sono interessato a quello che faccio oggi con l’obiettivo di dare credibilità, futuro e orgoglio alle Marche. Quando vedo che la Regione Marche è la prima nel pagamento dei Fondi sociali europei, mi riempio di orgoglio per i giovani, le famiglie e le imprese. Prima eravamo sempre in posizione medio-bassa”.
“Il Pil era al di sotto della media nazionale”
Il governatore ha poi parlato delle crisi del passato lanciando una stilettata a Matteo Renzi. “Le Marche sono diventate Regione in transizione dopo le vendite di Indesit a Whirlpool e il fallimento di Banca Marche. Il Pil, tra il 2017 e il 2018, erano gli anni governatore regionale il Pd Ceriscioli – ha detto Acquaroli – ha ulteriormente spinto le Marche in transizione. Eppure, ho sentito qualcuno dire che l’Europa ci avrebbe dato più risorse: ma come essere soddisfatti per un premio retrocessione? “.
Poi l’accenno a Renzi: “il premier Renzi parlò il 2014 di un passaggio eccezionale a proposito dell’accordo con Fineldo e la famiglia Merloni per la cessione di Indesit Company agli americani di Whirlpool, ma non si mosse per tentare il salvataggio dell’unica banca regionale “.
E la chiusura nel tripudio generale, con la promessa di tornare tra due mesi con la vittoria in tasca.