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Violenza sessuale

Si farà un appello bis

Violenza sessuale sulla hostess, annullata l’assoluzione del sindacalista. La Cassazione: “Non conta il tempo di reazione”

L'uomo era stato assolto in appello perchè i giudici avevano considerato tardiva l'opposizione alle avances da parte della donna

Cronaca - di Redazione - 16 Giugno 2025 alle 17:40

La Cassazione dice no all’assoluzione di un sindacalista che aveva tentato una violenza sessuale in aereo nei confronti di una hostess e che era stato assolto perché, secondo i giudici di secondo grado, la reazione della donna era stata tardiva. Il processo bis in appello si farà l’11 febbraio del 2026.

La decisione della Cassazione

Il “ritardo nella reazione” della “vittima”, ossia “nella manifestazione del dissenso”, è “irrilevante” ai “fini della configurazione della violenza sessuale”. E su ciò “la giurisprudenza è netta”, perché la “sorpresa” di fronte all’abuso “può essere tale da superare” la “contraria volontà”, ponendo la vittima nella “impossibilità di difendersi”. Lo scrive la Cassazione che, dopo il ricorso del sostituto Pg di Milano Angelo Renna, ha disposto, un processo d’appello bis per un ex sindacalista accusato di abuso su una hostess e che era stato assolto perché, dicevano i giudici, lei in “30 secondi” avrebbe potuto opporsi.

I fatti e l’assoluzione per violenza sessuale

A settembre la Corte d’Appello di Milano aveva a sua volta reso note le motivazioni della sentenza d’assoluzione emessa a giugno del 2024, sollevando una nuova ondata di polemiche e perplessità simile a quella che c’era stata per l’analoga sentenza assolutoria di primo grado. I giudici d’appello, in cinque pagine, avevano chiarito come mancassero i “requisiti” della violenza, minaccia o abuso di autorità per configurare il reato di violenza sessuale e che “la qualifica e il ruolo rivestito dall’imputato non comportavano, in concreto, alcuna supremazia” nei confronti della donna.

La Procura aveva fatto ricorso dicendo che, “non si poteva far dipendere la sussistenza della violenza sessuale dal tempo di reazione della vittima, né stabilire che un atto sessuale protrattosi per un periodo di tempo pari a 20 o al massimo 30 secondi esuli dalla contestazione di abusi”.

L’hostess ha perso il posto di lavoro

Barbara D’Astolto, la presunta vittima della violenza sessuale, aveva commentato duramente la decisione dei giudici di appello. “Lui assolto, io vittima due volte. Trattata da mitomane e rimasta senza lavoro”. Ora gli ermellini hanno annullato tutto.

 

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