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Scatta l’allerta terrorismo: in Italia 29mila potenziali bersagli, controlli intensificati in Vaticano

Dopo il blitz sull'Iran

Scatta l’allerta terrorismo: in Italia 29mila potenziali bersagli, controlli intensificati in Vaticano

Cronaca - di Carlo Marini - 22 Giugno 2025 alle 20:45

“Massima allerta sugli obiettivi ritenuti sensibili” in Italia, compreso “un migliaio che riguardano interessi statunitensi e israeliani”: lo ha deciso il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che dopo l’operazione militare Usa in Iran ha disposto il potenziamento delle attivita’ di prevenzione e analisi dei rischi per la sicurezza interna, con particolare attenzione alle misure di contrasto al terrorismo.

Vertice al Viminale: è allerta terrorismo

Il Comitato ha visto la partecipazione delle Forze dell’ordine, delle agenzie di intelligence e delle strutture preposte alla cybersicurezza. Su impulso del ministro Piantedosi, è stata disposta la massima allerta per gli oltre 29.000 siti sottoposti a vigilanza in Italia, tra cui oltre 10mila infrastrutture critiche. L’incontro e’ stato preceduto, in mattinata, da una riunione del Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo (CASA), organismo tecnico, cui hanno partecipato gli esperti delle forze di polizia e delle agenzie di intelligence. Durante la riunione sono stati presentati gli esiti delle recenti attività investigative e definite le nuove direttrici operative per far fronte ai potenziali impatti sulla sicurezza nazionale derivanti dalla crisi in Medio Oriente e dal deterioramento del quadro geopolitico internazionale.

Da Aviano a Sigonella: aumentata la sicurezza dei siti militari

I servizi di intelligence sono stati sensibilizzati in vista degli eventi previsti per la giornata di domenica nella Capitale e in Vaticano, tra cui la seconda giornata del Giubileo dei governanti. Da Aviano a Sigonella, è stata aumentata la sicurezza dei siti militari statunitensi in Italia. A Milano, la Prefettura ha disposto un’ulteriore intensificazione delle misure di sicurezza a tutela degli obiettivi sensibili presenti nel territorio, tra i quali gli obiettivi diplomatico-consolari, religiosi, culturali, economici e commerciali, con particolare riferimento a quelli degli Stati coinvolti nella crisi internazionale. A Napoli, il prefetto Michele di Bari ha disposto il rafforzamento sulla massima vigilanza degli obiettivi sensibili, delle sedi consolari e dei luoghi più rappresentativi dei Paesi coinvolti nel conflitto in Medioriente, con l’adozione delle misure di prevenzione e sicurezza già disposte fin dall’inizio della crisi

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di Carlo Marini - 22 Giugno 2025