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Il ministro Alessandro Giuli; il governatore della Toscana Eugenio Giani

Botta e risposta

«Presidente, benvenuto nella più bella sede del Minculpop»: Giuli replica con l’ironia alle frecciate di Giani

Il governatore un paio di giorni fa aveva criticato il Collegio Romano, richiamando il fascismo. Oggi l'incontro a Firenze con il ministro in occasione della rimozione della gru che per vent'anni ha offuscato la facciata degli Uffizi

Politica - di Luciana Delli Colli - 21 Giugno 2025 alle 19:11

L’occasione l’ha data la cerimonia di rimozione della gru del cantiere davanti agli Uffizi, che per vent’anni è stata parte del “panorama” offuscando la bella facciata del museo. «Presidente Giani, benvenuto nella più bella sede del Minculpop, come l’ha definito lei», ha detto il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, salutando con una punta di sarcasmo il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. Il tempo non ha giocato a favore del governatore: solo un paio di giorni fa, infatti, in relazione a una vicenda che aveva investito il Teatro della Toscana, Giani aveva parlato di «impostazione ideologica, quasi da “MinCulPop”» in relazione al Collegio Romano. Il ministro ha pareggiato i conti con l’ironia.

Giuli a Giani: «Presidente, benvenuto nella più bella sede del Minculpop»

Al momento, non risultano video a immortalare il momento, com’è stato per il celebre «Presidente, quella str… della Meloni», con cui la premier si presentò a Vincenzo De Luca, che l’aveva indicata tempo prima con quell’epiteto non esattamente lusinghiero. Ma, insomma, si può immaginare un certo spiazzamento di Giani.

Dopo vent’anni via la gru dalla facciata degli Uffizi

Si è trattato comunque prima di tutto di una giornata di festa per la cultura italiani. «Viva gli Uffizi, viva la rimozione della gru, evviva la classe operaia che non so se va in paradiso, ma che ha restituito una vista paradisiaca ai fiorentini», ha detto Giuli, parlando con i giornalisti, e riconoscendo che il merito di questa operazione «è del direttore delle Gallerie degli Uffizi, Simone Verde, del ministero che rappresento, di tutte le forze pubbliche e private il cui concorso dopo vent’anni ha consentito di riappropriarsi nella sua totalità di una bellezza indescrivibile».

Un paesaggio che «non è solo dimensione estetica, ma anche interiore»

«Finalmente la gente comune, la gente di Firenze si riappropria del proprio paesaggio, che non ha una dimensione solo estetica, ma anche interiore», ha detto poi il ministro nel corso di una cerimonia al museo. «La riappropriazione di questo paesaggio è il minimo che il ministero della Cultura debba e possa garantire a una città così importante come Firenze. L’idea che gli Uffizi oggi finalmente possano offrire uno sguardo nuovo sull’avvenenza di questa magnifica città, di questo bellissimo posto – ha concluso Giuli – ci rende molto orgogliosi».

La cultura mette pace tra Giani e il “Minculpop”

Di «un momento importante per Firenze, per la Toscana e per tutto il Paese», ha parlato poi Giani, riconoscendo che «l’attesa è durata veramente troppo». «Ringrazio tutti i soggetti istituzionali coinvolti per essere arrivati a questo risultato e anche gli imprenditori per il loro contributo sul cantiere alternativo, che ha consentito di procedere allo smantellamento della gru», ha aggiunto Giani. E, insomma, per lo meno su questo, pace fatta col “Minculpop”.

 

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di Luciana Delli Colli - 21 Giugno 2025