
Le minacce sul web
Niente sconti al prof “odiatore” della Meloni: subito dimezzato lo stipendio. I legali: “Misura illegittima”
Parte l’inchiesta della Procura di Nola sul posto del professor Stefano Addeo in cui minacciava la figlia della Meloni augurandole di fare la stessa fine della povera Martina Carbonaro, di cui oggi si sono celebrati i funerali.
Oggi è stata depositata alla Procura di Nola l’informativa, dopo gli accertamenti eseguiti dalla Polizia Postale e ora si attendono le mosse dell’ufficio inquirente coordinato dal procuratore Marco Del Gaudio. Nei giorni scorsi, in diverse occasioni, il docente si è assunto “la piena responsabilità morale e disciplinare” e lanciato un ulteriore appello alla premier a cui ha chiesto di perdonarlo. Ieri il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per la Campania aveva disposto la sospensione cautelare di Stefano Addeo, il docente del Liceo «Medi» di Cicciano (NA). Una decisione, si spiega, presa «per garantire e tutelare la serenità della comunità scolastica» e sarà valida fino alla definizione del procedimento disciplinare nel «rispetto della procedura prevista dalla normativa». Era un atto dovuto – ha spiegato il direttore dell’ufficio Ettore Acerra – “nel momento in cui ci sono comportamenti che potenzialmente possono configurarsi come mancato rispetto dei doveri del dipendente, si avvia la procedura. Lo abbiamo fatto nel primo giorno utile non festivo”. E ora? O xi confermerà la sospensione, con un massimo di durata di sei mesi, o si potrebbe arrivare addirittura al licenziamento. Intanto il docente in questo periodo riceverà uno stipendio dimezzato del 50%.
I legali del docente contestano la sospensione
“La Direzione scolastica della Campania ha disposto la sospensione cautelare dal servizio del docente con effetto immediato con provvedimento emesso inaudita altera parte e senza la preventiva contestazione al lavoratore”. Questa la posizione dei legali difensori di Stefano Addeo, il docente del liceo Medi di Cicciano (Napoli) autore del post su Facebook. “È stata altresì disposta – spiegano Francesco Di Giovanni e Chiara Missori – la decurtazione dello stipendio nella misura del 50% della retribuzione lorda mensile”. Gli avvocati del docente evidenziano che “il provvedimento adottato dalla Direzione scolastica si appalesa formalmente illegittimo in quanto adottato al di fuori delle procedure previste dal legislatore in tema di sospensione cautelare”.