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Nel nome di Allah un kamikaze dell’Isis si fa esplodere in chiesa: ennesima strage di cristiani a Damasco

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Nel nome di Allah un kamikaze dell’Isis si fa esplodere in chiesa: ennesima strage di cristiani a Damasco

Cronaca - di Marta Lima - 23 Giugno 2025 alle 09:12

Sono 22 i morti e 63 i feriti a causa dell’attacco contro una chiesa nella capitale siriana Damasco: un attentatore suicida, terrorista dell’Isis, si è fatto esplodere all’interno della chiesa di Mar Elias, situata nel quartiere di Dwelah, noto per la presenza di una numerosa comunità cristiana.

Strage di cristiani in una chiesa di Damasco

Le prime immagini, diffuse tramite i social media, mostrano l’interno della chiesa completamente devastato, con corpi a terra e panico tra i presenti. Il ministero dell’Interno siriano, che ha reso noto la matrice terroristica, ha dichiarato che l’uomo ha prima aperto il fuoco e poi si è fatto saltare in aria innescando la cintura esplosiva che indossava. Squadre di soccorso e ambulanze sono intervenute rapidamente per prestare aiuto e trasportare i feriti negli ospedali della capitale siriana.

Il Patriarcato ortodosso di Damasco ha esortato le nuove autorità islamiste siriane ad “assumersi la piena responsabilità” per l’attentato. Il governo, ha spiegato in una durissima nota, non fa nulla per garantire “l’inviolabilità delle chiese e la protezione di tutti i cittadini”. Per la Turchia, grande sponsor del nuovo presidente Ahmad al Sharaa, si è trattato di un “attacco a tradimento” per “seminare il caos” nella società siriana. “Siamo convinti che il governo e il popolo siriano rimarranno uniti e solidali e continueranno con determinazione la loro lotta contro le organizzazioni terroristiche che cercano di seminare il caos nel paese”, si legge in un comunicato del ministero degli Esteri turco. Dura la reazione di condanna delle Nazioni Unite. L’inviato speciale per la Siria, Geir O. Pedersen, ha espresso “la sua indignazione per questo crimine atroce” e chiesto alle autorita’ siriane “un’indagine approfondita.

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di Marta Lima - 23 Giugno 2025