
Il libro
“Il gender esiste” di Rossano Sasso: la famiglia è lo scudo che sconfiggerà il drago del progressismo woke
Maschio e femmina sono gli unici generi esistenti al mondo. Un tempo sembrava normale dirlo, ma a causa della deriva woke e dell’imposizione di un linguaggio politicamente corretto, si rischia di essere etichettati come “omofobi” dagli attivisti Lgbt e anche dagli esponenti della sinistra. C’è chi vorrebbe che i sessi non esistessero, per affermare un mondo delirante basato su logiche inesistenti e innaturali e chi, come il deputato leghista Rossano Sasso, ha scritto un libro intitolato “Il gender esiste” per denunciare le menzogne che si celano dietro le logiche arcobaleno.
L’autore, nel volume pubblicato con Passaggio al bosco, ha indagato sulle numerose questioni che portano i giovani a cadere nella trappola delle logiche “woke”, dimostrando come molti di questi, essendosi accorti della tossicità di queste teorie, ne siano rimasti gravemente danneggiati. Basti pensare alla transizione di genere che, come spiegato da Sasso, viene propagandata persino sui social come Tik tok dove navigano bambini anche molto piccoli.
Il gender esiste, ma gli attivisti e la sinistra non lo accettano
La sinistra italiana e internazionale, sempre più incapace di recepire i veri bisogni del popolo, ha trovato nell’attivismo Lgbt un alleato prezioso per non cadere nel dimenticatoio. Come dimostrato ne “Il gender non esiste”, sono molto frequenti i casi in cui gli esponenti politici progressisti tentano in ogni modo di introdurre nuovi reati d’opinione per portare avanti indisturbata la propria battaglia di demolizione delle leggi naturali e umane. Tra i tanti esempi c’è quello del Ddl Zan, che portava il nome dell’attivista arcobaleno Alessandro Zan e che alla fine è stato affossato al Senato nel 2021, anche a causa dello smarrimento di sedici voti e due astensioni nei banchi del centrosinistra. La legge, tra le tante cose, prevedeva persino incontri programmati nelle scuole per parlare dell’ “omotransfobia” ai bambini e ai ragazzi: un modo piuttosto subdolo per portare avanti l’ideologia Lgbt.
La famiglia e l’identità sessuale sono l’unico vero scudo contro il woke
Nell’epoca in cui alcuni sostengono che esistano più di due generi, sfatare questi ragionamenti è un atto rivoluzionario. Rossano Sasso ha spiegato nel proprio libro come la famiglia possa essere un vero e proprio scudo per i giovani che rischiano di cadere nei tranelli del woke, perché l’educazione parentale gioca un ruolo fondamentale nell’età dello sviluppo di un giovane. Inoltre, il deputato della Lega ha evidenziato che il pensiero woke «non è un’invenzione: non è il frutto – come sostiene qualcuno – della mente malata e dell’immaginazione perversa dei conservatori, degli identitari e dei cattolici. l’ideologia gender esiste e va combattuta. Qui ed ora. Giù le mani dai nostri figli». Il messaggio è chiaro, sia i giovani che gli adulti dovranno restare uniti per sconfiggere il “pensiero unico” progressista, che rischia di censurare qualsiasi opinione discordante, in nome della tutela di una finta “minoranza di genere“.