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Garlasco, un altro colpo di scena. Un testimone fa crollare l’alibi del fratello di Chiara, la famiglia smentisce

La morte di Chiara

Garlasco, un altro colpo di scena. Un testimone fa crollare l’alibi del fratello di Chiara, la famiglia smentisce

Cronaca - di Marta Lima - 26 Giugno 2025 alle 09:33

Le indagini su Andrea Sempio proseguono, così come il riesame di tutte le tracce, anche quelle nella spazzatura della villetta di Garlasco, per provare a fare chiarezza sulla morte di Chiara Poggi, a diciotto anni dal suo delitto. Come noto, Sempio ha sempre potuto godere del sostegno del fratello della ragazza uccisa, Marco Poggi, suo amico personale, ma stavolta tocca a lui dover spiegare.

Garlasco, il testimone che smentisce il fratello di Chiara Poggi

Al settimanale Giallo, in edicola oggi, il gestore dell’albergo in Trentino, dove soggiornava la famiglia Poggi quando Chiara venne uccisa, svela un dettaglio che potrebbe rivelarsi clamoroso. Marco Poggi, il 13 agosto del 2007, giorno del delitto di Chiara, non era con i suoi in Trentino. Una rivelazione che, se confermata, ribalterebbe l’alibi del giovane. La famiglia Poggi, però, si indigna per la fuga di notizie e le notizie che li riguardano.  “Non c’è limite alla fantasia, né alla volontà di vendere falsi scoop sulla pelle delle persone coinvolte. Dispiace che la procura di Pavia non abbia sinora sentito il bisogno di intervenire nemmeno di fronte alle innumerevoli falsità che leggiamo ogni giorno, su iniziativa di soggetti privi di qualsiasi scrupolo”, dice Gian Luigi Tizzoni e Francesco Compagna, legali dei genitori e del fratello di Chiara Poggi.  Non è la prima volta che i due avvocati smentiscono alcune ricostruzioni. Ai primi di giugno hanno parlato di “campagna diffamatoria da parte di organi di informazione e social” nei confronti della famiglia Poggi che ha già depositato querele.

Sul fruttolo solo il Dna di Chiara

Sul Fruttolo c’è il Dna di Chiara Poggi, sull’Estathè invece c’è la traccia di Alberto Stasi, l’allora fidanzato e unico condannato per l’omicidio del 13 agosto 2007 a Garlasco. Sono i primi risultati genetici – anticipati dal Corriere della Sera e dal quotidiano Il Tempo – dell’incidente probatorio sulla spazzatura mai analizzata in casa Poggi. Gli esiti finora raggiunti dalla genetista Denise Albani, scelta come perito dalla giudice per le indagini preliminari di Pavia Daniela Garlaschelli, insieme al dattiloscopista Domenico Marchegiani, non offrono appigli all’inchiesta della Procura di Pavia che ha riaperto il caso e ha indagato Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, già archiviato otto anni fa.

Da quanto riportano i due giornali, il profilo genetico trovato sulle due merende alla frutta appartiene alla ventiseienne, così come tracce della vittima sono state trovate su un piattino di plastica, sul sacchetto con i cereali avanzati e sulla busta della pattumiera rimasta per otto mesi nella villetta, prima di essere sequestrata dai carabinieri. “L’unico profilo maschile individuato” tra i reperti della spazzatura “apparterrebbe invece a Stasi”, detenuto a Bollate: “sarebbe suo il Dna raccolto sulla cannuccia di plastica del brick” del tè freddo. Nulla sarebbe invece emerso dal capello con il bulbo, “che risulta atrofizzato e inutilizzabile”.

La tesi della Procura di Pavia è che la pattumiera raccolga gli avanzi consumati tra la sera prima del delitto e la colazione. Colazione che, per chi indaga, Chiara Poggi avrebbe consumato con i suoi assassini. Una tesi che i primi risultati dell’incidente probatorio non confermano, non essendoci nei reperti della pattumiera tracce diverse da quelle della vittima e del fidanzato Stasi.v

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di Marta Lima - 26 Giugno 2025