
"Lo statista nel Golfo"
Di Maio prende posizione su Iran e bomba atomica: sui social partono gli sfottò come ai vecchi tempi (video)
Giggino, l'ex grillino, che un tempo tuonava contro l’Europa oggi, da inviato speciale proprio di Bruxelles in una delle aree più "incandescenti" del pianeta, pontifica con piglio da esperto diplomatico. Gli italiani? Se la ridono
Lo davano per disperso, ormai in esilio. Invece, eccolo di nuovo. Dopo l’oblio post-elettorale del 2022 e l’anno sabbatico — o meglio social-sabbatico —, del 2023, Luigi Di Maio riappare sui grandi schermi in veste di inviato speciale dell’Unione europea per il Golfo, incarico ricevuto grazie al beneplacito di Mario Draghi esattamente due anni fa.
Un percorso singolare: dalle piazze grilline in cui inveiva contro l’Europa all’abbraccio finale con l’élite bruxellese, passando, ça va sans dire, per il ministero degli Esteri. Insomma, una carriera che nemmeno il più scaltro dei politici democristiani avrebbe potuto immaginare. Così, Giggino da Pomigliano d’Arco ora discetta, con una certa gravità diplomatica, di Iran, bomba atomica e sicurezza regionale.
Il ritorno di Giggino Di Maio… nel Golfo
Il video — impeccabilmente sobrio — lo immortala così:
@orgoglio_italiano3 ci pensa Gigi di Maio a sistemare e risolvere la guerra nel Medio Oriente. #italia #politica ♬ suono originale – Semplicemente Giornalismo
«Dobbiamo lavorare seguendo gli obiettivi principali — dice con tono forte — Quelli dell’Unione europea sono quattro». E qui Di Maio diventa statista: «Uno, l’Iran non può avere la bomba atomica. Due, la soluzione diplomatica è l’unica che può davvero fermare il programma nucleare». Uomo dalle mille sorprese, lo si scopre anche esperto in materia di difesa: «Quella militare può ritardarlo. Tre, la sicurezza della regione è la nostra sicurezza». E quattro, sicurezza energetica: l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue è stata molto chiaro. La Russia per noi non è un attore credibile nella mediazione»
“Il miracolato dalla politica”
Parole scandite con tono da burocrate navigato e curriculum politico ormai infiocchettato… ma gli italiani, si sa, hanno memoria lunga. E il web non perdona. “Ma cosa abbiamo fatto di male per meritarci un politico di questo tipo?”, si domanda un utente sconsolato. E ancora: “Ora vedete perché l’Europa non è credibile!!!!”, “Ma ci rendiamo conto di chi abbiamo messo a gestire certe cose? Mi si gela il sangue”, “Bravo Giggino hai ‘studiado’ bene la lezione. Ps: la Russia non credibile come mediatore detto da te è una certezza”.
C’è poi chi, con ironia sintetizza il pensiero comune: “I miracoli della politica. Mi chiedo ancora oggi perché Draghi lo ha messo lì”.
E come poteva mancare Giuseppe Cruciani? A La Zanzara, il cronista non perde occasione per canzonare l’ex grillino che un tempo tuonava contro l’“Europa cattiva”, oggi convertito al verbo della diplomazia comunitaria che per giunta gli versa da due anni tredicimila euro al mese.
@zanzariani Cruciani su Di Maio e il suo stipendio con i benefit #perte #lazanzara #cruciani #parenzo #fyp #tik_tok #fup #dimaio ♬ suono originale – ZanzariANI 🦟