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Istat disoccupazione giovanile

Un altro mese da incorniciare

Aprile da record, disoccupazione giovanile mai così bassa. I gufi contesteranno pure l’Istat?

L'istituto di statistica certifica che la disoccupazione scende al 5,9%, e quella dei giovani cala al 19,2%, -1,2%. Un segnale chiaro che le politiche del governo Meloni stanno funzionando. In controtendenza ad anni di immobilismo

Politica - di Gabriele Alberti - 3 Giugno 2025 alle 13:31

Un altro mese da incorniciare. Ad aprile 2025 il tasso di disoccupazione scende al 5,9% (-0,2 punti), mentre quella giovanile scende al 19,2% (-1,2 punti). Lo comunica l’Istat, aggiungendo che, confrontando il trimestre febbraio-aprile 2025 con quello precedente (novembre 2024-gennaio 2025), si registra un aumento di 96mila occupati (+0,4%). Il numero di occupati, pari a 24 milioni 200mila, è stabile rispetto al mese precedente, aumentano gli autonomi (5 milioni 182mila) e i dipendenti a termine (2 milioni 652mila), mentre diminuiscono i dipendenti permanenti (16 milioni 366mila). L’occupazione, osserva l’Istat, cresce invece su base annua rispetto ad aprile 2024 (+282mila occupati), come sintesi della crescita di dipendenti permanenti (+345mila) e autonomi (+110mila) e del calo dei dipendenti a termine (-173mila).

Sale il tasso di occupazione in un anno

La stabilità congiunturale degli occupati, sottolinea l’Istituto, è sintesi dell’aumento tra le donne, tra i 25-34enni e gli ultra 50enni, tra i dipendenti a termine e gli autonomi e della diminuzione tra gli uomini, nelle altre classi d’età e tra i dipendenti permanenti. Il tasso di occupazione è stabile al 62,7%. Su base annua, l’aumento degli occupati riguarda gli uomini, le donne, i 25-34enni e gli ultra 50-enni, a fronte di una diminuzione per i 15-24enni e i 35-49enni. Il tasso di occupazione in un anno sale di 0,5 punti percentuali. Rispetto ad aprile 2024, diminuisce il numero di persone in cerca di lavoro (-12,2%, pari a -209mila unità) e cresce quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+0,1%, pari a +14mila).

Delmastro: “Orgoglio rispetto ad anni di immobilismo”

Ancora una volta le politiche del governo Meloni stanno dando i frutti sperati. Un altro record. Ancora una volta zittiti gufi e cassandre. L’esecutivo aggiunge ancora elementi “L’Istat certifica dati che ancora una volta ci rendono orgogliosi – dichiara in una nota Andrea Delmastro delle Vedove, deputato di Fratelli d’Italia e sottosegretario alla Giustizia-. Ad aprile la disoccupazione scende al 5,9%, e quella giovanile cala al 19,2%, -1,2%. Un segnale chiaro che le politiche del Governo Meloni stanno funzionando e che il lavoro – in particolare per i giovani – torna a crescere. In controtendenza con anni di immobilismo, oggi grazie a un piano coraggioso di sostegno alle imprese, incentivi all’occupazione e riforme strutturali, stiamo costruendo un’Italia che guarda al futuro con ottimismo e fiducia. Finita l’era della sinistra, è iniziata quella del lavoro”.

Lupi: “Continuiamo a lavorare per stipendi più alti”

Un risultato che ancora una volta premia il lavoro di squadra del governo. L’Italia continua a crescere e a creare lavoro, nonostante il contesto internazionale complesso – commenta Maurizio Lupi, leader di Noi moderati -. Ora dobbiamo continuare a lavorare per garantire stipendi più alti, soprattutto ai giovani e tutelare il ceto medio, che reta il motore del paese e continuare a sostenere famiglie e imprese”. Lupi anticipa così quelle che saranno le solite critiche di chi non ha proposte: aumenta sì, ma il lavoro “povero”. Ecco, il trend che l’esecutivo ha inaugurato è una via maestra su cui lavorare e migliorare.

Malaguti: “Le opposizioni antepongono l’ideologia alla matematica”

Inoltre, nel 2025 i conti pubblici italiani, secondo le previsioni OCSE – aggiunge un altro dato Mauro Malaguti di FdI-  dovrebbero registrare un leggero miglioramento del deficit in calo al 3,1% dal 3,4% dello scorso anno. Alla luce di questo, il debito pubblico andrebbe a -0,3 punti rispetto al 2024. L’Ocse evidenzia come anche la “riduzione della spesa per il Superbonus stia sostenendo il risanamento”. Questo quadro confortante mette in evidenza il positivo operato del governo Meloni e rappresenta l’incubo per le opposizioni che antepongono l’ideologia persino alla matematica”.

FdI: “Cresce l’occupazione strutturata”

E non si tratta di semplici variazioni statistiche, “ma di segnali concreti che indicano una direzione chiara: il mercato del lavoro si sta rafforzando e cresce la fiducia di cittadini e imprese”. Ad affermarlo è il senatore Michele Barcaiuolo, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Esteri e Difesa. I dati Istat parlano chiaro: “cresce l’occupazione strutturata, diminuiscono le persone in cerca di lavoro e il tasso di disoccupazione generale raggiunge uno dei livelli più bassi degli ultimi anni. È la conferma che la linea di responsabilità e concretezza, senza sprechi e assistenzialismo, sta premiando il Paese. La strada è tracciata, e i dati ci dicono che è quella giusta.

Bellucci: “Numeri in linea con quanto fatto finora dal governo”

Il Vice Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci, fa il punto della situazione: “Numeri positivi in linea con quanto fatto dall’Esecutivo in questi anni di legislatura: con la creazione di oltre 1 milione di nuovi posti di lavoro; crescita dell’occupazione femminile che si attesta con numeri record al 54,4%; con 315mila donne in più al lavoro rispetto all’anno scorso. Anche in termini di stabilità occupazionale i dati dell’Istat premiano il Governo Meloni: ad aprile 2025 il numero di occupati, pari a 24 milioni 200mila, stabile rispetto al mese precedente”.

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di Gabriele Alberti - 3 Giugno 2025