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Zelenksy, Mosca

Guerra di dichiarazioni

Zelensky: alla parata di Mosca potrebbero accadere incidenti. L’ira del Cremlino: se Kiev ci attacca, non arriva al 10 maggio

Esteri - di Laura Ferrari - 3 Maggio 2025 alle 17:26

L’Ucraina è pronta a un cessate il fuoco con la Russia, ma per una durata di almeno 30 giorni, in linea con la proposta già fatta in merito dagli Stati Uniti: lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante una conversazione con la stampa.

Zelensky: dopo l’incontro a San Pietro Trump ha cambiato opinione

Secondo Zelensky, il cessate il fuoco dichiarato da Mosca, in particolare dal presidente russo Vladimir Putin per tre giorni, dal 7 al 9 maggio, non è altro che “teatro”. “Si gioca a creare un’atmosfera confortevole affinché Putin esca dall’isolamento il 9 maggio, e perché tutti si sentano a proprio agio e al sicuro – quei leader, amici o partner di Putin che, per un motivo o per l’altro, si recheranno in Piazza del Cremlino il 9 maggio”, ha osservato Zelensky, secondo cui pero’ questa situazione “non aiuterà il leader russo. “Semplicemente, o siamo in guerra, o Putin dimostra di essere pronto per un cessate il fuoco. Siamo pronti a iniziare dal primo maggio, dal 3, dal 5. Se ha bisogno della data del 7, non ci interessa. Dal 7, saranno 30 giorni”, ha sottolineato Zelensky.

Per il presidente ucraino, l’approccio di Donald Trump alla guerra in Ucraina è iniziato a cambiare dopo l’incontro a due a San Pietro, in occasione dei funerali di Papa Francesco, rispetto allo scontro della Casa Bianca di fine febbraio. “Sono fiducioso che dopo il nostro incontro in Vaticano, il presidente Trump ha iniziato a vedere le cose in modo un po’ diverso. In ogni caso, si tratta del suo punto di vista, della sua decisione”, ha detto Zelensky, parlando ad alcuni giornalisti.

Zelensky: alla parata del 9 maggio di Mosca potrebbero accadere incidenti

A proposito della tradizionale parata della vittoria, in programma a Mosca il 9 maggio, dice Zelensky “la nostra posizione è molto semplice nei confronti di tutti i Paesi che si sono recati o si stanno recando in Russia il 9 maggio: non possiamo assumerci la responsabilità di ciò che sta accadendo sul territorio della Federazione Russa. Loro stanno garantendo la vostra sicurezza”, ha dichiarato.

“Non sappiamo cosa farà la Russia in quella data. Potrebbe adottare varie misure, come incendi, esplosioni, e poi accusarci”. Il 9 maggio al fianco del presidente russo Vladimir Putin siederanno i leader di una ventina di Paesi, tra cui il suo omologo cinese Xi Jinping e quello brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, oltre a quelli dei tradizionali alleati della Russia come Kazakistan, Bielorussia, Armenia, Cuba e Venezuela.

Sul suo canale Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, commentando queste dichiarazioni, le ha definite una provocazione verbale. Secondo Medvedev, Zelensky “capisce che nel caso di una vera provocazione nel Giorno della Vittoria, nessuno può garantire che Kiev arrivi al 10 maggio”.

Un drone marittimo ucraino ha distrutto un caccia russo

Sul fronte bellico, un aereo da caccia russo Su-30 è stato distrutto da un attacco con un drone marittimo condotto dall’intelligence militare ucraina. È la prima volta che accade, ha dichiarato l’intelligence militare ucraina Hur, secondo cui l’operazione senza precedenti ha avuto luogo ieri nei pressi del porto russo di Novorossijsk, nel Mar Nero. L’attacco è stato condotto dal Gruppo 13, un’unità speciale dell’Hur, utilizzando un drone marino Magura dotato di una testata missilistica. “Si tratta della prima distruzione al mondo di un aereo da combattimento da parte di un drone della marina “, si legge nella dichiarazione. Secondo quanto riferito , il caccia multiruolo Su-30 , dal valore di circa 50 milioni di dollari, è stato colpito in volo e si è schiantato in mare. Secondo l’agenzia di intelligence, l’operazione è stata condotta in coordinamento con il Servizio di sicurezza ucraino (Sbu) e le forze di difesa del Paese.

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di Laura Ferrari - 3 Maggio 2025