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italiani morti in Ucraina

"Missing in action"

Ucraina, morti due combattenti italiani della Legione internazionale: chi erano Antonio Omar Dridi e Manuel Mameli

La morte di Dridi è stata confermata dall'associazione dei volontari stranieri, a due mesi dalla scomparsa. Mameli ufficialmente risulta disperso, ma i commilitoni hanno segnalato all'ambasciata che ha perso la vita in un attacco russo vicino a Pokrovsk

Cronaca - di Alice Carrazza - 21 Maggio 2025 alle 16:09

Due cittadini italiani sono rimasti uccisi in Ucraina, dove combattevano come volontari nella Legione Internazionale al fianco delle Forze Armate di Kiev. Si tratta di Manuel Mameli, 25 anni, originario di Cagliari, e di Antonio Omar Dridi, 34 anni, nato a Palermo. La conferma del decesso di Dridi è giunta nella mattinata del 21 maggio attraverso i canali social di Memorial, organizzazione che coordina i volontari stranieri impegnati sul fronte ucraino. La notizia della morte di Mameli, invece, è stata comunicata da suoi commilitoni all’Ambasciata italiana, che si è messa in contatto con la famiglia. Il corpo non è stato recuperato: si trovava in una zona sotto controllo russo. Mameli viene pertanto dichiarato Missing in action.

L’associazione dei volontari annuncia la morte di Dridi

«Il nostro amato fratello Antonio Omar Dridi, che serviva come volontario in Ucraina, è morto sul campo di battaglia. Onore, gloria e gratitudine al nostro fratello». Così si legge nel messaggio pubblicato sulla pagina ufficiale di MemorialInternational Volunteers for Ukraine. La nota si chiude con un appello: «Aiutaci a onorarlo affinché non venga dimenticato».

La conferma della morte arriva a distanza di quasi due mesi dalla sua scomparsa. L’ultima traccia risaliva al 27 marzo, giorno in cui Dridi risultò disperso. Pochi giorni prima aveva avuto un colloquio telefonico con la sorella Noah, che in un’intervista al Tg1 aveva raccontato: «Mio fratello era uno spirito libero, non ha mai voluto rimanere fermo in un posto».

Secondo quanto riferito alla famiglia da un commilitone, il bunker dove si trovava sarebbe stato colpito durante un bombardamento. Da quel momento il cellulare di Dridi risultava irraggiungibile e non sono più giunte notizie né dalle autorità ucraine né dai suoi compagni d’armi. La Farnesina, in una nota diffusa ad aprile, lo indicava come «disperso in azione dal 27 marzo». A oggi, tuttavia, non è giunta una conferma ufficiale della morte da parte del Ministero degli esteri italiano.

Mameli dichiarato disperso: “Colpito da un drone russo”

Del secondo italiano, Manuel Mameli, si è saputo attraverso il racconto di alcuni suoi compagni d’unità, che hanno informato la rappresentanza diplomatica italiana a Kiev. Il venticinquenne sarebbe rimasto ucciso nei pressi di Pokrovsk, nell’Ucraina orientale, in seguito all’attacco di un drone russo, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera. Con lui sarebbero morte altre cinque persone. Ferito un altro volontario italiano.

Nato a Cagliari il 14 marzo 2000, Mameli combatteva nella Legione internazionale al fianco delle truppe di Zelensky. Il suo corpo, secondo quanto riferito, si troverebbe in un’area inaccessibile perché sotto il controllo delle forze russe. Per questa ragione non è stato possibile procedere al recupero. Viene pertanto classificato come Mia.

Dridi ricordato a Kiev il 9 maggio

In attesa di una comunicazione ufficiale da parte delle autorità italiane, Dridi era già stato ricordato a Kiev, in piazza dell’Indipendenza, nel corso della cerimonia del 9 maggio, organizzata da Europa radicale in occasione della “Giornata dell’Europa”. Alla commemorazione erano presenti circa 80 cittadini italiani. Dridi è il quinto connazionale caduto sul campo di battaglia dall’inizio del conflitto.

Aeroporti russi chiusi per attacchi di droni

Nel frattempo, sul fronte interno russo, le autorità di Mosca hanno annunciato la temporanea chiusura degli aeroporti di Sheremetyevo, Domodedovo e Zhukovsky, in seguito ad attacchi di droni ucraini abbattuti nella regione della capitale. Altri scali sono stati chiusi in varie città, tra cui Vladimir, Ivanovo, Kaluga, Yaroslavl e Kostroma. Il sindaco di Mosca, Sergei Sobyanin, ha riferito che le forze di difesa aerea hanno «respinto un attacco» condotto da tre droni diretti sulla città.

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di Alice Carrazza - 21 Maggio 2025