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Rimpatriati i tunisini accusati di violenza sessuale al concertone del 1° maggio

Lo Stato c'è

Tolleranza zero: rimpatriati i tre tunisini accusati della violenza sessuale al Concertone del 1° maggio

La procedura di espulsione era stata richiesta dal ministro Piantedosi ed è stata attivata immediatamente: i tre erano in Italia con un permesso di soggiorno per motivi di studio e avevano chiesto la regolarizzazione

Cronaca - di Eleonora Guerra - 9 Maggio 2025 alle 19:06

Sono stati rimpatriati i tre tunisini accusati di violenza sessuale di gruppo durante il concertone del 1° maggio a Roma. A darne notizia è stato il Viminale, ricordando che la misura era stata richiesta dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi «nell’immediatezza del fatto». I tre erano stati arrestati subito, grazie alla prontezza della polizia e alla collaborazione della vittima, una 25enne, che ha fornito gli elementi necessari per l’identificazione. In questo modo gli agenti sono riusciti a individuare e arrestare i tre. Un’impresa tutt’altro che facile, considerata la folla di centinaia di migliaia di persone in piazza.

Rimpatriati i tunisini accusati della violenza sessuale al concertone del 1° maggio

Subito dopo l’arresto, per i tre sono scattate le verifiche dell’ufficio immigrazione, che ha annullato i percorsi di regolarizzazione. I tre, tutti ventenni tunisini, erano entrati in Italia con una richiesta di permesso di soggiorno per motivi di studio. L’istruttoria è stata avviata immediatamente e si è conclusa con l’emissione del provvedimento di trattenimento del Questore presso il Cpr. Dopo la convalida del giudice, nel pomeriggio di oggi, sono stati espulsi con procedura immediata e rimpatriati.

I tre erano in Italia per motivi di studio e avevano avviato la procedura per la regolarizzazione

L’aggressione sessuale era avvenuta in serata, nella parte centrale della piazza, mentre la ragazza era in fila per accedere alla parte più vicina al palco. Nella ressa, i tre l’hanno accerchiata e palpeggiata ripetutamente. La vittima, con l’aiuto di un’amica, è poi riuscita a divincolarsi e a chiedere aiuto agli agenti di sicurezza impegnati sulla piazza. I tre tunisini sono stati poi individuati da due agenti in borghese e arrestati in flagranza di reato, mentre per la ragazza è stato necessario un supporto medico in ospedale per lo stress emotivo subito.

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di Eleonora Guerra - 9 Maggio 2025