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Miracolo Meloni, Die Welt: leader forte e di successo, ha smentito tutti i profeti di sventura

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Miracolo Meloni, Die Welt: leader forte e di successo, ha smentito tutti i profeti di sventura

L'economista francese Baverez incorona la premier: ha rimesso in moto l'Italia, garantisce stabilità al governo, non è neofascista. La sua politica migratoria è un successo, si è posizionata come ponte tra democrazie liberali e illiberali in Europa, tra l’Ue e gli Usa, e tra Europa e Africa

Politica - di Eugenio Battisti - 5 Maggio 2025 alle 15:59

In due anni e mezzo a Palazzo Chigi Giorgia Meloni è riuscita a smentire uno dietro l’altro tutti i suoi critici e i profeti di sventura che avevano scommesso sul suo fallimento. È l’analisi molto articolata dell’economista francese Nicolas Baverez che su Die Welt traccia il profilo della premier italiana come quello di una statista europea. Una leader forte, autorevole, che non si limita a comunicare ma ad agire. “Giorgia Meloni – ricorda l’economista che vent’anni fa aveva previsto il declino della Francia e recentemente ha definito la Germania “il malato d’Europa”-  ha assunto la carica di presidente del Consiglio il 22 ottobre 2022 in un clima carico di tensioni. Dominato dal timore di un ritorno del fascismo, dalla paura di una crisi economica e finanziaria crescente e dal rischio di uscita dall’Unione Europea e dalla zona euro”. Due anni e mezzo dopo, Meloni presenta un bilancio positivo affermandosi come una figura forte in Europa. Tanti le frecce al suo arco secondo uno degli intellettuali più prestigiosi d’Oltralpe, editorialista di punta de Le Figaro.

Baverez: Meloni ha smentito tutti i critici che avevano scommesso sul fallimento

“È una leader forte che rispetta la Costituzione, garantisce stabilità al governo e alle istituzioni, in un periodo in cui, per esempio, la Quinta Repubblica francese ricade negli errori e nell’impotenza della Quarta Repubblica.  La sua politica di ripristino della sicurezza e di lotta all’immigrazione illegale – scrive Bavarez –  può essere considerata un successo. Il numero di ingressi illegali è diminuito del 58% nel 2024. Contemporaneamente, Meloni ha legalizzato lo status di 450.000 persone entrate nel paese, rispondendo così alla domanda di manodopera delle imprese”. Anche l’economia italiana mostra una dinamica positiva, superiore alla media della zona euro. “L’Italia – prosegue l’analisi – è anche uscita dalla trappola del doppio deficit. Nel 2024 è stato l’unico paese del G7 a registrare un avanzo primario, pari a 9,6 miliardi di euro. Il deficit pubblico è sceso dal 7,2% al 3,4% del Pil e dovrebbe scendere sotto il 3% quest’anno”.

Economia in ripresa e successo della politica migratoria

Di grande valore anche il lavoro svolto a livello diplomatico che ha posizionato l’Italia “come ponte tra democrazie liberali e illiberali in Europa, tra l’Ue e gli Usa, e tra Europa e Africa”.  E ancora: grazie ai suoi rapporti personali con Donald Trump e Elon Musk, “si è affermata come una sorta di ambasciatrice dell’Ue nelle trattative commerciali, proponendo una zona di libero scambio senza dazi. È molto attiva anche in Maghreb e in Africa, dove ha occupato il vuoto lasciato dalla Francia”.

Non è neofascista, non adotta i modelli illiberali di Orban e Trump

Anche sul fronte delle accuse di nostalgismo la lezione meloniana è nitida. “La politica della premier – si legge nell’analisi di Baverez – non è neofascista. Non si propone come rivoluzionaria. Non mira a una sintesi tra socialismo e nazionalismo né a superare la divisione tra destra e sinistra, ma piuttosto a ristabilirla. Non adotta il modello di democrazia illiberale sviluppato da Viktor Orbán e poi ripreso da Donald Trump. Non ha eliminato gli oppositori, né cercato di controllare l’economia tramite oligarchi. Non ha messo sotto controllo la magistratura, le università, i media o la cultura, né adattato la diplomazia italiana a quella della Russia di Putin”. L’economista francese sottolinea la tipicità della politica economica del governo Meloni.  È favorevole alle imprese e al libero scambio, “ma allo stesso tempo caratterizzata da un coerente patriottismo economico”.

Conservatorismo coerente sul piano dei valori

Sul piano dei valori, sostiene un conservatorismo coerente, incentrato sul sostegno alla famiglia (per contrastare la crisi demografica, con una media di 1,24 figli per donna), sulla religione e sul patriottismo, rifiutando nettamente l’ideologia “woke”. L’economista francese sottolinea infine la continuità con la politica di Mario Draghi, “seguace di Machiavelli, che ne “Il Principe” scriveva che “governare è far credere”. Proseguendo l’opera di Mario Draghi, “Meloni rimette in moto l’Italia, superando l’immagine di un paese decadente. Restituisce così agli italiani la sensazione di poter decidere il proprio destino e partecipare alla storia, invece di subirla”.

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di Eugenio Battisti - 5 Maggio 2025