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L’ultima di Ilaria Salis: “Diamo più soldi ai detenuti, devono guadagnare come chi sta fuori”

Primo maggio rosso

L’ultima di Ilaria Salis: “Diamo più soldi ai detenuti, devono guadagnare come chi sta fuori”

Politica - di Giovanni Pasero - 2 Maggio 2025 alle 18:42

Ilaria Salis non finisce di stupire. Ovviamente in negativo. L’ex maestra arrestata a Budapest mentre era in gita (non scolastica) antifascista, poi finita nelle carceri ungheresi e quindi arrivata all’Europarlamento grazie alla candidatura del duo Bonelli-Fratoianni, ha scritto un post che ha scatenato reazioni incendiarie.

Ilaria Salis vuole il reddito pieno per i detenuti lavoratori

L’europarlamentare di Avs ha voluto celebrare il primo maggio con una dedica speciale ai detenuti lavoratori.  “Quando parliamo di lavoro, troppo spesso dimentichiamo che anche i detenuti lavorano. E che, per loro, lo sfruttamento è ancora più feroce. Perché un detenuto viene pagato solo due terzi di una retribuzione normale?”, chiede accorata la Salis nel suo post. “Perché il suo lavoro dovrebbe valere meno del nostro? Stabilire per legge che l’umanità ristretta può essere pagata meno significa discriminarla e violarne la dignità, significa condannarla due volte. Il carcere, oltre a essere una macchina di oppressione, è anche una leva di extra-profitto”.

Un post che ha scatenato una ridda di polemiche e anche una certa ilarità sui social.  Condiviso da Francesco Filini, deputato di Fratelli d’Italia, ha scatenato commenti tra l’ironico e l’indignato. C’è chi va sul personale: “Merita una nomination. A psichiatria”. “Si sta portando avanti?”. Altri che chiedono: “Quando scade l’immunità parlamentare?”. E ancora: “Che prendano esempio da te, si buttano in politica ed evitano il carcere e il lavoro”

“Che ne sai di alloggio? Tu non lo paghi mai”

Su X, la stessa Salis riceve commenti ancora più caustici sulla sua richiesta di aumento ai detenuti: “E perché io devo lavorare per pagare chi delinque?”. E ancora: “Avrebbe potuto pensarci un attimo prima di delinquere! È già mantenuto a carico di tutti cittadini mi sembrerebbe sufficiente”.

Mentre la giornalista Francesca Totolo argomenta: “Visto che mediamente un detenuto costa allo Stato 138 euro al giorno, sarebbe meglio una “retribuzione normale” mensile a cui decurtare circa 4.000 euro”.

“La Sig.ra Salis, non sa di cosa parla”, scrive un altro follower allegando “nel dettaglio la busta paga di un mio cliente internato in carcere, che percepisce una paga regolare per il numero di ore svolte, a cui viene scomputata la quota mantenimento”.

Il commento definitivo, sempre da X: “Tu sei una sciagura – scrive Riccardo B. rivolto all’eurodeputata – l’esempio plastico del delirio al quale siamo arrivati. I detenuti sono sfruttati perché prendono 2/3 della paga normale. Ma pagano vitto e alloggio o sono a carico dei contribuenti? Ah già… tu l’alloggio non lo paghi mai…”

 

 

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di Giovanni Pasero - 2 Maggio 2025