
Vacche magre e canguri
Le elezioni in Australia ringalluzziscono Gentiloni, Renzi e compagni: costretti a fare 15mila km per avere una gioia
La sinistra ha vinto le elezioni: in Italia? No, in Australia. Ma in un periodo di vacche magre per il Pd va bene anche il voto tra i canguri
La sinistra ha vinto le elezioni: in Italia? No, in Australia. Ma per i compagni del Pd in periodo di vacche magre va bene anche il voto che arriva dalla nazione dei canguri. Basta leggere i commenti entusiastici sui social di alcuni big del centrosinistra, per capire a che livello stanno messi.
«Ieri Canada oggi Australia. Il premier laburista Anthony Albanese recupera il distacco e vince le elezioni. La democrazia contro il sovranismo». A scriverlo sui social addirittura l’ex premier ed ex commissario europeo Paolo Gentiloni. Il padre nobile del Pd preferisce guardare all’Australia anziché a Bruxelles, o a Roma.
Esulta come se la vittoria di Albanese fosse avvenuta a Barletta (città di cui il leader australiano è originario anziché a Canberra) anziché a anche il Ivan Scalfarotto, senatore renziano e responsabile Esteri di Italia Viva. «Anche in Australia hanno deciso di votare per il centrosinistra e respingere le politiche filo-trumpiane della destra. In 100 giorni alla Casa Bianca, la popolarità del Presidente degli Usa e’ precipitata nel suo Paese come nel resto del mondo».
Effetto boomerang per la sinistra: costretta a esultare per il voto tra i canguri
Ruggisce come un leone da tastiera anche Matteo Renzi: «I sondaggi davano per spacciata la sinistra, ma l’effetto Trump ha travolto tutto. I sovranisti sono stati sconfitti e l’amico Anthony Albanese rimarrà primo ministro. Dopo il Canada e l’Australia, l’abbraccio di Trump si conferma il bacio della morte. E bastano cento giorni per rovesciare i sondaggi. Più la Meloni sta con Trump, più i sovranisti rischiano anche in Italia», sentenzia il “Bomba”.
Stefano Ceccanti, costituzionalista, ex parlamentare del Pd, commentando l’esito delle elezioni in Australia dove si è imposto il leader laburista Antony Albanese: «Trump moderno Re Mida al rovescio: ha fatto perdere i suoi preferiti in Canada e in Australia, vediamo se fa 3 col conclave». Una ironia che dovrebbe fargli guadagnare qualche like, sicuramente non sposterà voti in Italia.
A ridicolizzarli tutti insieme, in un post solo, ci pensa Andrea Delmastro. «Quando sei di sinistra devi fare 15.000 km fuori dall’Italia per trovare una gioia», commenta ironicamente sui social il sottosegretario alla Giustizia, condividendo il post più emblematico, quello di Gentiloni.
Perché se devono arrivare in mezzo ai canguri per esultare, vuol dire che in Italia e in Europa non hanno proprio niente su cui menar vanto. Tanto per rimanere in tema di metafore australiane, per Gentiloni Renzi e compagni è un clamoroso effetto boomerang.