
Contrordine compagni
Doccia fredda per i cattocomunisti: Papa Leone XIV ha votato più volte alle primarie dei repubblicani
Contrordine, compagni: Papa Leone XIV, prima di salire al soglio di Pietro, quando era ancora un semplice prelato, è stato un membro attivo della politica americana, andando a votare per almeno tre volte alle primarie dei repubblicani. Non risulta mai registrato, invece, nelle liste elettorali democratiche. Quei cattocomunisti che lo hanno descritto come un “progressista” forse hanno fatto male i loro i calcoli.
Alle primarie la scelta era principalmente tra Rubio e Trump
Lo rende noto il New York Post, citando un sito specializzato: gli elettori dell’Illinois non devono registrarsi come membri di un partito politico ma possono scegliere per quale schieramento votare durante le primarie. I documenti pubblici mostrano che l’attuale papa Leone XIV ha partecipato alle primarie repubblicane del 2012, del 2014 e del 2016. In particolare, a marzo 2016, nelle primarie repubblicane per scegliere il candidato alla presidenza, in Illinois si impose Trump con 556.916 voti davanti a Ted Cruz, John Kasich e Marco Rubio. Quest’ultimo oggi è il segretario di Stato Usa, in tandem proprio con il presidente Trump.
Il pontefice nato a Dolton, Illinois, ha votato anche alle elezioni generali nel 2012, 2014, 2018 e 2024, afferma il rapporto. In America la maggioranza del clero cattolico è schierato storicamente con i repubblicani, viste le posizioni ultra progressiste dei democratici. Alle ultime elezioni, i sostenitori di Kamala Harris mettevano a disposizione un camper per quante volessero sottoporsi ad aborto.
Papa Leone XIV votò per i repubblicani quando alle presidenziali si sfidarono Hillary e Donald
Come è noto, Trump ottenne la nomination e a novembre divenne presidente con la vittoria alle elezioni contro Hillary Clinton. Alla luce del fatto che Trump e Rubio erano i più moderati in quel consesso elettorale, viene da ritenere che l’elettore Prevost sicuramente non può essere arruolato dalla sinistra.
Il Washington Free Beacon, citando i registri elettorali ha consultato il database della Federal Election Commission e dell’Illinois State Board of Elections: da questi dati non emerge che il neoeletto papa abbia atto donazioni a campagne politiche. In pratica è un elettore repubblicano, ma non ha mai finanziato il partito.
Matt Knee, chief data officer di Pulse Decision Science, ha detto al sito Washington Free Beacon che il curriculum elettorale di Papa Prevost e le successive dichiarazioni pubbliche lo portano a credere che Leone XIV sia un elettore repubblicano che ha preso le distanze dal partito con l’arrivo di Trump alla Casa Bianca.
“Il fatto che non abbia votato alle primarie repubblicane dal 2016 e, di fatto – e le sue dichiarazioni pubbliche – se dovessi indovinare, certamente si adatterebbe al profilo di un ex repubblicano o di un ex repubblicano del tipo “Mai per Trump”, ha detto Knee.
Resta una domanda: l’allora cardinale Prevost ha votato alle presidenziali del 2024. La scelta, togliendo gli altri candidati ininfluenti, era tra la democratica Kamala Harris, che ai suoi comizi metteva a disposizione il camper degli aborti gratis e il repubblicano Donald Trump. Chi avrà mai potuto votare?